martedì 14 febbraio 2017

CASSY

Con gli occhi di Haiti la vita perde i ritmi della quotidianità bonfantiniana o più comunemente italiana, con il cuore di questa gente spesso ci si sente un po’ prigionieri, con gli sguardi dei bimbi si scoprono nuove strade e percorsi di semplicità che sono essenze da respirare a pieni polmoni. Tutto procede in questo mondo sempre vivo, nuovo e spericolato tra il Mar dei Caraibi e la grande bidonville di Waf Jeremie. L’odore pungente e il puzzo delle inesistenti fognature impregna spesso l’aria, falò improvvisati sprigionano diossina, banditi dallo sguardo minaccioso non sembrano volerci far fuori per il momento, mosche e zanzare infastidiscono a più non posso, il caldo e le brevi pause di sonno non giocano certo a favore. 
Ma qualcosa ci smuove, qualcosa continua a provocarci.


C’è una bimba che inaspettatamente spunta alle spalle chiedendo di “guadagnare tempo in un abbraccio”, nell’abbassarsi al suo livello per un bacetto sulla guancia per augurare buon proseguimento di lavoro o buon riposo… è Cassy! La Cassy! 


Una bimba che ha ricevuto una tremenda eredità chiamata AIDS, trovata a vegliare la mamma morta da diversi giorni, nutrendosi di… ... ... avanti questo non deve focalizzare la nostra attenzione!
Questo ora è passato! Ora Cassy si porta con sé un fardello giocandoci come se fosse un amichetto immaginario con cui ha stretto amicizia e con cui sa “trattare”. Lei sorride, lei si sveglia prima di tutte le bimbe della Kay: bellissima nel suo abitino dell’asilo giallo e verde, con i nastrini in testa e le perline tra i capelli, sapientemente composte dalle madame della Kay. Lei chiede a mo’ di sederate il posto vicino a te, mettendo la sua mano tra le tue, affidandosi al nuovo giorno con una semplicità disarmante.
Lei ti abbassa appendendosi al collo, stampandoti un bacio gratuito sulla guancia perché tu sia ancor più caricato a molla nel lavoro che stai compiendo: piante da sistemare ma anche tubature intasate di... lasciamo perdere, sono da sostituire, cementi da stendere, pareti da tinteggiare e quel bacetto è forza! Che bello iniziare la giornata con questa “botta di bene”, con questa bimba rivoluzionaria che porta il suo mostriciattolo a spasso e semina gioia, ne cura i germogli e ne mantiene il vigore. Si parte cercando, ma qui si vive trovando cento volte tanto. Non si impara magari a conoscere specie di piante tropicali di ogni genere e a curarne le malattie (ci son dei larvoni da paura!!!) ma si impara ad avere uno sguardo più libero, più “oltre”, più pronto a rivoluzionare il ritmo del passo monotono in cui si sta “troppo bene”.

Cassy semplifica aggiungendo tenera leggerezza e fa capire che di tutte le cose, la semplicità è la più difficile da copiare! Smack, basen Cassy! Torniamo al lavoro e attendiamo l’immancabile bacetto della buonanotte!
prof. G.

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