dal blog del Vilaj Italyen a cura di suor Marcella Catozza
http://www.vilajitalyen.org/
Come ogni mese ecco arrivata, anche per
febbraio, l'attesa festa di compleanno in cui, tutti i bambini nati nel mese,
festeggiano.
Fin
dal giorno prima le bambine cominciano a preparare le pettinature sempre
variopinte con pallini e fiocchetti e le educatrici scelgono dal guardaroba
comune i vestiti migliori per i loro bambini.
A
chi mancano le scarpe e cerca di procurarsele con metodi più o meno leciti, chi
non ha abbastanza capelli per mettere i fiocchetti e si dispera, chi
spera di essere tra i festeggiati perché nessuno qui sa quando sia nato, anche
se la parete del “refettorio” è piena di macchinine colorate in ferro battuto,
una per ogni bambino accolto nella Kay con il suo nome e la sua data di
nascita... ma neanche le madame educatrici hanno capito che possono andare a
cercare i propri bambini lì!
Fin
dal mattino Nadege ed Angelica sfornano torte. Ormai ne servono una quarantina
visto che la festa sostituisce la cena e tutte le casette sono in fermento per
la preparazione. Alle cinque si cominciano a
disporre tavoli e sedie in giardino, si attacca la musica ed i piccoli “ïnvitati”
cominciano ad arrivare.
La presenza di tanti volontari è sicuramente
un grande aiuto e non a caso ho scelto questo sabato per la festa di febbraio
visto che in questi giorni è con noi anche il mito di tutti i bambini della Kay:
il nostro Guido, insegnante del Bonfantini ormai amico più che speciale della Kay
e dei suoi abitanti, con Matteo e Riccardo (ndr)
Così
tra canti, sketch e danze, la serata di festa ha fatto il suo corso. Un bel
momento per tutti, grandi e piccini che mostra i segni di un cammino, lento
lento ma che c'è e lo si capiva da come le madame educatrici prendevano
in mano la festa, dopo tanti anni passati a fare da spettatrici.
Non
è davvero la pretesa che cambia l'uomo, ma un amore al Destino che sa di libertà.
suor Marci
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