tag:blogger.com,1999:blog-69028056166256365382024-03-13T16:05:22.300+01:00IL BONFA ad HAITI - "La bellezza permane"IL GERMOGLIO GIUSTO ALLE PERIFERIE DEL MONDOGuidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.comBlogger23125tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-5388163119643573672017-02-17T21:59:00.002+01:002017-02-17T22:08:37.152+01:00TRAMONTO<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Risanato il piccolo (e breve) malessere “caraibico”, è
arrivato il momento di dare tutto per recuperare il tempo perduto. Al risveglio
brutte notizie: batterie scariche! L’intenso lavoro di ieri ha consumato
parecchie risorse e così siamo costretti ad attendere l’aiuto del sole!
Sbrighiamo le operazioni mattutine al buio. Colazione lampo a base di… acqua
fredda e the non infuso, e che il lavoro abbia inizio!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Le parole non servono più oramai: Riccardo ed io con stucco e
rullo, e il prof. con i colori ad olio per ravvivare i disegni martoriati dagli
attimi di “artisteria” dei piccoli ospiti della Kay con ogni utensile utile ad
apportare modifiche! È impressionante come qui non ci si senta mai soli, nell’aria
echeggiano canzoni ormai note, ci si sente a casa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Non è facile guardare negli occhi questi bimbi, hanno tutti
qualcosa da raccontare, non è possibile colmare quel bisogno di affetto che si
percepisce in ognuno di loro. Non può bastare un abbraccio o un sorriso, ci
vorrebbe qualcosa di più, ancora, e ancora…</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">È quella necessità innata in ognuno di noi ma che qui si
rivela in tutto e per tutto nella sua essenza: sono gli abbracci che non
vengono risparmiati e le piccole pesti ringraziano. Da quando siamo arrivati il
desiderio di assistere allo spettacolo del tramonto sul Mar dei Caraibi, ci
gira per la testa, e ora… sembra sia arrivato il momento. La nostra ultima
occasione per ammirare e assistere a qualcosa di indescrivibile. Mettiamo per
un attimo il lavoro in <i>stand-by</i> e ci incamminiamo verso il mare. L’occhio viene
richiamato da qualcosa in cielo: un aquilone! Un bellissimo aquilone
artigianale fatto di matite colorate che vola alto nel cielo arancione di Port
Au Prince. Mi guardo attorno e mi stupisco del gran numero di bambini che
popolano l’immensa <i>bidonville</i> e che
si riversano qui: non è davvero “facile” per loro.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Il sole attende il nostro arrivo per cadere dietro la linea
blu del Mar dei Caraibi. Affonda in questo mare, in questo istante in cui la
testa si svuota, così come il corpo si alleggerisce di ogni fatica. Si può solo
esser contenti per la grande occasione ricevuta di aver incontrato questa
gente, conosciuto questi luoghi straordinari. Pian piano il sole svanisce all’orizzonte
e noi possiamo far ritorno alla Kay. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-sXmMgNzQV0Q/WKdlLmh1y5I/AAAAAAAAAoE/Pj_xVwS_Aaw8oVr25LSj_BNhmtaR55buQCEw/s1600/16831206_824796764344097_229137504204543386_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-sXmMgNzQV0Q/WKdlLmh1y5I/AAAAAAAAAoE/Pj_xVwS_Aaw8oVr25LSj_BNhmtaR55buQCEw/s640/16831206_824796764344097_229137504204543386_n.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Al nostro ritorno suor Marci, nel buio
della sera, è determinata a concludere un lavoro che davvero non può essere
rimandato… si collabora tutti insieme, il lavoro va concluso, siamo determinati
ad andare via da qui con un pezzetto concluso. Ci bastano sguardi per capirci e
intenderci. Nel buio della sera, cazzuole alla mano, stucco e via che si lavora
ancora… era solo uno <i>stand-by</i>!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-pfpBT_cGvsw/WKdlJri82bI/AAAAAAAAAoA/AL-OKi-zQwkMw92AmgY1VklZ97MYkhN1wCLcB/s1600/16807400_824796774344096_9061507573405508479_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-pfpBT_cGvsw/WKdlJri82bI/AAAAAAAAAoA/AL-OKi-zQwkMw92AmgY1VklZ97MYkhN1wCLcB/s640/16807400_824796774344096_9061507573405508479_n.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large; text-align: justify;">E poi, tra il vento che sposta le fronde e le grandi palme
che ci circondano, il lamento di una bimba immediatamente placato dal giungere
del sonno, mi rendo conto che domani sarò già in un altro mondo, in quello che
sento il “mio” mondo, dove porterò quello sguardo che qui è stato ravvivato,
per essere grato a questo dono ricevuto nella terra delle Antille.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Matteo</i></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-9731872617695499632017-02-17T03:38:00.000+01:002017-02-17T03:46:19.444+01:00RIVOLUZIONE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-N9ttz-ZsR0U/WKZhAyWaX7I/AAAAAAAAAnk/2gvquuOXGAM_yNT0rbUNqFtwSPi8rVcMQCLcB/s1600/20170216_175456.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-N9ttz-ZsR0U/WKZhAyWaX7I/AAAAAAAAAnk/2gvquuOXGAM_yNT0rbUNqFtwSPi8rVcMQCLcB/s640/20170216_175456.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Il
sole tramonta in un panorama scenografico se non fosse per la marea di rifiuti
che sostituisce la spiaggia e per la latrina pubblica che è necessario
attraversare anche solo per scattare qualche immagine… anche questa è Haiti! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"> </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-wz6t8P3_O74/WKZgLZ66qCI/AAAAAAAAAnY/pcxOEdZ7kxodA0gyjFKHTvQ01WcZUV1KgCLcB/s1600/20170216_173108.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-wz6t8P3_O74/WKZgLZ66qCI/AAAAAAAAAnY/pcxOEdZ7kxodA0gyjFKHTvQ01WcZUV1KgCLcB/s640/20170216_173108.jpg" width="360" /></span></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Cfh3O8cpM6A/WKZgO6m3MqI/AAAAAAAAAng/ywVyb2Mwed0fjpPeeNuTZrPmH9EE1LfbQCLcB/s1600/20170216_173750.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-Cfh3O8cpM6A/WKZgO6m3MqI/AAAAAAAAAng/ywVyb2Mwed0fjpPeeNuTZrPmH9EE1LfbQCLcB/s640/20170216_173750.jpg" width="360" /></span></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-96cKtyaNg94/WKZhIz1rwqI/AAAAAAAAAno/6KYLZkX6nv8WAZ5stJifj7rubcGehIX5ACLcB/s1600/20170216_174142.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-96cKtyaNg94/WKZhIz1rwqI/AAAAAAAAAno/6KYLZkX6nv8WAZ5stJifj7rubcGehIX5ACLcB/s640/20170216_174142.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Intanto, nella Kay si fa buio e il silenzio regna tra le casette, è una pace
immersa in un vero casino di vite, in un vero ammasso di umanità tra lamiere e
sudiciume… l’uomo pare ce la faccia anche così. Ma la tenerezza di questi bimbi
e di queste bimbe accoccolati nei loro lettini, ci saluta per l’ultima notte
nelle Antille, sono loro i veri rivoluzionari, coloro che insegnano a credere
nell’uomo e nell’umanità che li circonda, ricordandoci che chi non crede nell’essere
umano non è e non potrà mai essere un rivoluzionario.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-qNHvpCQ2-O8/WKZfzdrdxaI/AAAAAAAAAnQ/cwuqMtkaAZgYUyy44NoNoBUQSUWZgoVkwCLcB/s1600/20170216_112103.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-qNHvpCQ2-O8/WKZfzdrdxaI/AAAAAAAAAnQ/cwuqMtkaAZgYUyy44NoNoBUQSUWZgoVkwCLcB/s640/20170216_112103.jpg" width="360" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Quella
che parte dalla Kay è una strada fatta di bellezza, di germogli ma anche di
immensa tenerezza e semplicità. Chi compie questo atto rivoluzionario di
tenerezza ne è forse inconsapevole al momento ma sa, come amava ripetere un “vicino
di casa” di queste terre, che una rivoluzione non è un letto di rose ma una
lotta tra il futuro e il passato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-LF1L-GmrbmY/WKZffgJqrwI/AAAAAAAAAnM/X85B5GYE0_sI0bCtDE5RsSHBNRMy596BgCLcB/s1600/20170216_111452.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-LF1L-GmrbmY/WKZffgJqrwI/AAAAAAAAAnM/X85B5GYE0_sI0bCtDE5RsSHBNRMy596BgCLcB/s640/20170216_111452.jpg" width="360" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Diceva
il filosofo Camus che la bellezza non fa le rivoluzione ma viene un giorno in
cui le rivoluzione hanno bisogno della bellezza: grazie Kay Pe’ Giuss, i tre “rivoluzionati”
bonfantiniani si congedano da te, ma solo fisicamente, con il cuore e con i
passi sono e saranno con te!</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">prof. G.</span></i></div>
<br />Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-73647772589785532172017-02-17T03:09:00.002+01:002017-02-17T03:09:18.302+01:00CROLLI<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Splende
il sole sulla Kay ma le ultime giornate sono state un po’ funestate da un
“fuori servizio” turnato dei tre bonfantiniani. Prima Riccardo con un malessere
iniziale, poi Matteo messo k.o. per un’intera giornata e ora il prof. che si è
giocato l’uso delle mani per qualche ora. C’è tanto da fare alla Kay, le piante
richiedono energiche potature e cure ma anche le casette reclamano urgenti
lavori strutturali che qui si deve imparare ad eseguire considerando mille
“ma”, mille “se” e la possibilità di lavorare con attrezzature elettriche solo
quando il sole è alto, e l’energia possa essere catturata dai pannelli solari.
Tra i quasi 130 bimbi della Kay, intanto, si sta diffondendo la varicella che
li rende un pochino spenti per qualche giorno ma pur sempre presenti e pronti
ad aiutare a stendere il cemento… con le mani, a scavare buche nella terra… con
le mani, a pulire attrezzi intrisi di colle, cementi… con le mani. Le stesse
mani che al risveglio, alle 5 del mattino, ti cingono e reclamano un affetto
così spontaneo e bello che ogni fatica possa già essere accantonata
all’istante. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LBgZ7Weh_u4/WKZZcPpdCwI/AAAAAAAAAm0/swMIpe3foZYUiz9Le_59Q7UngOwv2zA_wCEw/s1600/20170215_183044.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-LBgZ7Weh_u4/WKZZcPpdCwI/AAAAAAAAAm0/swMIpe3foZYUiz9Le_59Q7UngOwv2zA_wCEw/s640/20170215_183044.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Le mani di Katherline, bimba di 9 anni appena, bloccata su una
sedia a rotelle, che nutrono i più piccoli all’ora di cena. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-JPkSZbclbeM/WKZZNJ3a6EI/AAAAAAAAAmw/mdt8V72jgLgVOmqMn_iG-6lxTCA4mhgOQCEw/s1600/20170215_152427.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-JPkSZbclbeM/WKZZNJ3a6EI/AAAAAAAAAmw/mdt8V72jgLgVOmqMn_iG-6lxTCA4mhgOQCEw/s640/20170215_152427.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Le manine di
Dieudonè che sembra aver dimenticato tutte le notti passate in piedi due anni
fa a “svuotare biberon”, che ora cingono il collo del prof. o salutano con il
pugnetto faticosamente aperto. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-cjNGDecdXYM/WKZZu3NkAiI/AAAAAAAAAm4/TYCYupUU2MsZi7vFq_tXXHFgDnL7dU09gCEw/s1600/2017-02-16%2B08.37.29.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-cjNGDecdXYM/WKZZu3NkAiI/AAAAAAAAAm4/TYCYupUU2MsZi7vFq_tXXHFgDnL7dU09gCEw/s640/2017-02-16%2B08.37.29.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Le mani dei bebè che si incrociano nell’ora della
nanna. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-FJIir7iTllg/WKZa_q-ycjI/AAAAAAAAAm8/xELyiHwOk_U28LZIILxzTiecm8DNWyGVQCLcB/s1600/20170215_073309.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-FJIir7iTllg/WKZa_q-ycjI/AAAAAAAAAm8/xELyiHwOk_U28LZIILxzTiecm8DNWyGVQCLcB/s640/20170215_073309.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Le mani dei piccoli che salutano prima che il loro “trenino” parta per
il vicino asilo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Qui
si incrociano le vite di tre ometti malmessi, con le manine di questi bimbi che
crescono insegnandoci che nel momento di malessere non serve lamentarsi ma il
sorriso può davvero cambiare in meglio ogni cosa. La semplicità sconvolge i
piani, stravolge una misura troppo rigida, apre un orizzonte nuovo.</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>prof. G.</i></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-75907549346476351502017-02-14T21:52:00.002+01:002017-02-17T03:10:31.149+01:00BUON COMPLEANNO<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><b><span style="font-size: large;">dal blog del Vilaj Italyen a cura di suor Marcella Catozza</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">http://www.vilajitalyen.org/</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Come ogni mese ecco arrivata, anche per
febbraio, l'attesa festa di compleanno in cui, tutti i bambini nati nel mese,
festeggiano.<span style="color: #333333;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Fin
dal giorno prima le bambine cominciano a preparare le pettinature sempre
variopinte con pallini e fiocchetti e le educatrici scelgono dal guardaroba
comune i vestiti migliori per i loro bambini.<span style="color: #333333;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">A
chi mancano le scarpe e cerca di procurarsele con metodi più o meno leciti, chi
non ha abbastanza capelli per mettere i fiocchetti e si dispera, chi
spera di essere tra i festeggiati perché nessuno qui sa quando sia nato, anche
se la parete del “refettorio” è piena di macchinine colorate in ferro battuto,
una per ogni bambino accolto nella Kay con il suo nome e la sua data di
nascita... ma neanche le madame educatrici hanno capito che possono andare a
cercare i propri bambini lì!<span style="color: #333333;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Fin
dal mattino Nadege ed Angelica sfornano torte. Ormai ne servono una quarantina
visto che la festa sostituisce la cena e tutte le casette sono in fermento per
la preparazione.<span style="color: #333333;"> </span>Alle cinque si cominciano a
disporre tavoli e sedie in giardino, si attacca la musica ed i piccoli “ïnvitati”
cominciano ad arrivare.<span style="color: #333333;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-gMI7hKbu6Kk/WKNtEOlYpdI/AAAAAAAAAl0/4vFPy3Wzpmc9KPuGiGgElw3K4z3-7IpzACLcB/s1600/20170211_173720.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-gMI7hKbu6Kk/WKNtEOlYpdI/AAAAAAAAAl0/4vFPy3Wzpmc9KPuGiGgElw3K4z3-7IpzACLcB/s640/20170211_173720.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-eOX_2KSCO3A/WKNtU5XbQjI/AAAAAAAAAl4/6uYZA0BrzTcd8YsKVHUjCFJhP4i6wUmOQCLcB/s1600/20170211_173731.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-eOX_2KSCO3A/WKNtU5XbQjI/AAAAAAAAAl4/6uYZA0BrzTcd8YsKVHUjCFJhP4i6wUmOQCLcB/s640/20170211_173731.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-YkOWqggi4VA/WKNtl6bnYhI/AAAAAAAAAmA/-jbu9JWSKGc1T4z-bLqcW2kJlYpkZt2SgCLcB/s1600/20170211_174829.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-YkOWqggi4VA/WKNtl6bnYhI/AAAAAAAAAmA/-jbu9JWSKGc1T4z-bLqcW2kJlYpkZt2SgCLcB/s640/20170211_174829.jpg" width="358" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">La presenza di tanti volontari è sicuramente
un grande aiuto e non a caso ho scelto questo sabato per la festa di febbraio
visto che in questi giorni è con noi anche il mito di tutti i bambini della Kay:
il nostro Guido, insegnante del Bonfantini ormai amico più che speciale della Kay
e dei suoi abitanti, con Matteo e Riccardo (<i>ndr)</i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-SOEzq_TxxnI/WKNtlCpixWI/AAAAAAAAAl8/PX4LWgaU_a8B176GVygLU5hXd1PCtxjsgCEw/s1600/20170211_174524.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-SOEzq_TxxnI/WKNtlCpixWI/AAAAAAAAAl8/PX4LWgaU_a8B176GVygLU5hXd1PCtxjsgCEw/s640/20170211_174524.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: large;">Così
tra canti, sketch e danze, la serata di festa ha fatto il suo corso. Un bel
momento per tutti, grandi e piccini che mostra i segni di un cammino, lento
lento ma che c'è e lo si capiva da come le madame educatrici prendevano
in mano la festa, dopo tanti anni passati a fare da spettatrici.</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Non
è davvero la pretesa che cambia l'uomo, ma un amore al Destino che sa di libertà.</span><span style="color: #333333; font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><i>suor Marci</i></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-67940089805127300822017-02-14T21:43:00.000+01:002017-02-14T21:43:06.250+01:00CASSY<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Con gli occhi di Haiti la vita perde i ritmi della
quotidianità bonfantiniana o più comunemente italiana, con il cuore di questa gente spesso ci si sente un
po’ prigionieri, con gli sguardi dei bimbi si scoprono nuove strade e percorsi
di semplicità che sono essenze da respirare a pieni polmoni. Tutto procede in questo mondo sempre vivo, nuovo e spericolato tra
il Mar dei Caraibi e la grande <i>bidonville</i> di Waf Jeremie. L’odore pungente e il
puzzo delle inesistenti fognature impregna spesso l’aria, falò improvvisati sprigionano diossina, banditi dallo sguardo minaccioso non sembrano volerci far fuori per il momento, mosche e zanzare
infastidiscono a più non posso, il caldo e le brevi pause di sonno non giocano
certo a favore. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Ma qualcosa ci smuove, qualcosa continua a provocarci.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rnZ6Y4DAKK0/WKNoPZ-vVeI/AAAAAAAAAlA/HIpZDSQAFFkPCweqI8lns-m7e8PcXykTwCLcB/s1600/20170214_144255.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-rnZ6Y4DAKK0/WKNoPZ-vVeI/AAAAAAAAAlA/HIpZDSQAFFkPCweqI8lns-m7e8PcXykTwCLcB/s640/20170214_144255.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">C’è una bimba che inaspettatamente spunta alle spalle
chiedendo di “guadagnare tempo in un abbraccio”, nell’abbassarsi al suo livello
per un bacetto sulla guancia per augurare buon proseguimento di lavoro o buon
riposo… è Cassy! La Cassy! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-dLKnsk3XR6s/WKNohaKzt2I/AAAAAAAAAlo/zeFXM_b-CXMVqCX1G6H5EBrEsinzuGfbACEw/s1600/20170212_120214.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-dLKnsk3XR6s/WKNohaKzt2I/AAAAAAAAAlo/zeFXM_b-CXMVqCX1G6H5EBrEsinzuGfbACEw/s640/20170212_120214.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Una bimba che ha ricevuto una tremenda
eredità chiamata AIDS, trovata a vegliare la mamma morta da diversi giorni,
nutrendosi di… ... ... avanti questo non deve focalizzare la nostra attenzione!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Questo ora è passato! Ora Cassy si porta con sé un
fardello giocandoci come se fosse un amichetto immaginario con cui ha stretto
amicizia e con cui sa “trattare”. Lei sorride, lei si sveglia prima di tutte le
bimbe della Kay: bellissima nel suo abitino dell’asilo giallo e verde, con i
nastrini in testa e le perline tra i capelli, sapientemente composte dalle
madame della Kay. Lei chiede a mo’ di sederate il posto vicino a te, mettendo
la sua mano tra le tue, affidandosi al nuovo giorno con una semplicità
disarmante.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Lei ti abbassa appendendosi al collo, stampandoti un bacio
gratuito sulla guancia perché tu sia ancor più caricato a molla nel lavoro che
stai compiendo: piante da sistemare ma anche tubature intasate di... lasciamo perdere, sono da sostituire,
cementi da stendere, pareti da tinteggiare e quel bacetto è forza! Che bello
iniziare la giornata con questa “botta di bene”, con questa bimba
rivoluzionaria che porta il suo mostriciattolo a spasso e semina gioia, ne cura
i germogli e ne mantiene il vigore. Si parte cercando, ma qui si vive trovando
cento volte tanto. Non si impara magari a conoscere specie di piante tropicali
di ogni genere e a curarne le malattie (ci son dei larvoni da paura!!!) ma si
impara ad avere uno sguardo più libero, più “oltre”, più pronto a rivoluzionare
il ritmo del passo monotono in cui si sta “troppo bene”. </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Cassy semplifica aggiungendo tenera leggerezza e fa capire
che di tutte le cose, la semplicità è la più difficile da copiare! Smack, basen Cassy!
Torniamo al lavoro e attendiamo l’immancabile bacetto della buonanotte!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>prof. G.</i></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-9146686729067008392017-02-13T14:46:00.000+01:002017-02-13T15:10:25.093+01:00LA NOSTRA ITACA<div class="MsoNormal">
<div style="border-bottom: solid #4F81BD 1.0pt; border: none; mso-border-bottom-themecolor: accent1; mso-element: para-border-div; padding: 0cm 0cm 4.0pt 0cm;">
<div class="MsoTitleCxSpFirst">
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">"Se cerchi la tua strada
verso Itaca<o:p></o:p></span></span></em></div>
<div class="MsoTitleCxSpMiddle">
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">spera in un viaggio lungo,<o:p></o:p></span></span></em></div>
<div class="MsoTitleCxSpMiddle">
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">avventuroso e pieno di scoperte.<o:p></o:p></span></span></em></div>
<div class="MsoTitleCxSpMiddle">
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">I Lestrigoni e i Ciclopi non
temerli,<o:p></o:p></span></span></em></div>
<div class="MsoTitleCxSpLast">
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">non temere l’ira di Poseidone.<br />
Pensa a Itaca, sempre,<br />
il tuo destino ti ci porterà.<br />
Non hai bisogno di affrettare il corso,<br />
fa’ che il tuo viaggio duri anni, bellissimi,<br />
e che tu arrivi all’isola ormai vecchio,<br />
ricco di insegnamenti appresi in via.<br />
Non sperare ti giungano ricchezze:<br />
il regalo di Itaca è il bel viaggio,<br />
senza di lei non lo avresti intrapreso.<br />
Di più non ho da darti.<br />
E se ti appare povera all’arrivo,<br />
non t’ha ingannato.<br />
Carico di saggezza e di esperienza<br />
avrai capito un’Itaca cos’è"</span><span style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></em><br />
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></em>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-RX9L20b9-sY/WKG-A6fZIFI/AAAAAAAAAks/xaQMKB1fF1cd90MglBfRm0Q6TC3HY7FSACLcB/s1600/20170211_173731.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-RX9L20b9-sY/WKG-A6fZIFI/AAAAAAAAAks/xaQMKB1fF1cd90MglBfRm0Q6TC3HY7FSACLcB/s640/20170211_173731.jpg" width="640" /></a></div>
<em><span style="font-style: normal;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></em></div>
</div>
</div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-49583251125973247632017-02-13T14:32:00.001+01:002017-02-17T02:55:15.722+01:00ACQUA AL QUADRATO<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">I giorni passano e arriva anche la tanto attesa domenica. Ma
questa volta non c’è riposo dalla lunga settimana di lavoro. Il tap-tap è già
pronto tra le polverose strade della <i>bidonville
</i>diretto alla montagna con il quartiere di Petionville, sede, tra le altre,
della nunziatura apostolica. Un tragitto in una realtà oramai familiare: i
colori accesi degli edifici in muratura tra ferri e lamiere arrugginite, la
strade (o presunte tali) affollate sin dall’alba: c’è chi ripara pneumatici di improbabili mezzi,
chi salda il ferro per qualsivoglia manufatto. Nel caos del traffico alcuni
bimbi si avvicinano alle auto, decisi a pulirle con la speranza di ottenere una
moneta, un sacchetto d’acqua, un qualcosa da metter sotto ai denti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Petionville si avvicina e il paesaggio cambia, l’aria si fa
meno pesante, si respira meno diossina e le strade si inerpicano per la
montagna. La nunziatura sorge in un grande giardino botanico con specie
tropicali, ordinatamente disposte a rendere un angolo di questo mondo bello,
accogliente, silenzioso. Si celebra la messa domenicale all’ombra di grandi
alberi esotici. La lingua è un limite importante ma qualcosa riusciamo a capire
anche noi sprovveduti delle conoscenze dell’idioma di queste terre. L’ambiente
che circonda stride con quello della <i>bidonville</i>
di Waf Jeremie, appaiono camicie, seppur consunte, cravatte e eleganti abiti
coloratissimi… non fa per noi! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-6pSmy_LFhSM/WKGzkssjNzI/AAAAAAAAAkA/0ilUYlnaxyAu_lcMlqtzTwcXTkpRDupIACEw/s1600/20170212_092043.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-6pSmy_LFhSM/WKGzkssjNzI/AAAAAAAAAkA/0ilUYlnaxyAu_lcMlqtzTwcXTkpRDupIACEw/s640/20170212_092043.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-8sLITqNoOQ0/WKGzr7aOl1I/AAAAAAAAAkE/lnl9ycDcdFw6TGhk41-tbftANQ65dEtiQCEw/s1600/20170212_092020.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-8sLITqNoOQ0/WKGzr7aOl1I/AAAAAAAAAkE/lnl9ycDcdFw6TGhk41-tbftANQ65dEtiQCEw/s640/20170212_092020.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-paDdSqCeR2w/WKGz3vN1iGI/AAAAAAAAAkQ/-pQ1wCGTR5wI0WiyzP9KzH2HT8s-639uwCEw/s1600/20170212_092523.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-paDdSqCeR2w/WKGz3vN1iGI/AAAAAAAAAkQ/-pQ1wCGTR5wI0WiyzP9KzH2HT8s-639uwCEw/s640/20170212_092523.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Oramai ci sentiamo a nostro agio a “casa” tra
le baracche e l’essenzialità ai margini della capitale haitiana, nella bellezza
della Kay. C’è tanto da fare e il completamento della casetta dei piccoli
ospiti orfani della Kay è prioritario! Diamo colore, rulli e pennelli alla
mano, colori citrouelle e accent joune in faccia e sulle braccia e al lavoro! Piastrelle da
attaccare, tubature da rivedere, fosse da spurgare… ma durante il lavoro sono
le “piccole presenze” della Kay a coccolare i tre bonfantiniani: sorrisi che
incontrano, manine che aiutano, voci che rallegrano.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-d0dzuFGcFxI/WKGx55Ozo4I/AAAAAAAAAj0/LbNaT6_Z1oE94UqoAnBr8lLa87bb4otJACEw/s1600/IMG-20170212-WA0014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-d0dzuFGcFxI/WKGx55Ozo4I/AAAAAAAAAj0/LbNaT6_Z1oE94UqoAnBr8lLa87bb4otJACEw/s640/IMG-20170212-WA0014.jpg" width="358" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Si arriva stremati a sera, il sole già è sceso dietro l’orizzonte
del Mar dei Caraibi. Ricky decide di godersi questi istanti ma perde, per
qualche attimo, il saluto della grande palla incandescente. L’acqua, è il momento
dell’acqua! Una doccia! Ma… nulla da fare! Le cisterne pare siano vuote, il
camion che doveva passare il controllo dei banditi di Waf non arriva. È successo
qualcosa? I banditi hanno creato disordini? Nulla da fare, non arriva, forse un
guasto ma di acqua per stasera pare non ce ne sia! Ma tre bonfantiniani si
possono arrendere così??? Le conoscenze di idraulica del prof. (zero ma con un non se che di intuitivo!!!),
quelle di fisica di Matteo e Riccardo (un pochino di più, mosse da spirito di lavaggio!) mettono in moto le
conoscenze. Si sale sulla cisterna nel buio della notte, al chiarore di una
luna sempre bellissima! La luce di un telefonino nella cisterna. Non è vuota è
tappata!!! Un animale, residui di un’acqua non propriamente limpida, bah,
chissà! Creiamo un vuoto, arrampichiamoci sull’imbocco, sturiamo lo sturabile,
soffiamo nell’improponibile tubatura per l’aria… tutto ribolle e… acqua sia!
Una doccia è garantita. Sia chiaro “doccia” in senso lato, ma pur sempre acqua
è!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">E la tavola si imbandisce di prelibatezze nostrane: pollo e
patate sono la più bella ricompensa condivisa nella gioia di una festa per un’altra
volontaria che condivide il nostro cammino.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-pxsY7U11ypI/WKGzuNuhwfI/AAAAAAAAAkU/p3j9MbeFuy4FBPNyJoXACX2uyye72PD0wCEw/s1600/20170212_115546.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-pxsY7U11ypI/WKGzuNuhwfI/AAAAAAAAAkU/p3j9MbeFuy4FBPNyJoXACX2uyye72PD0wCEw/s640/20170212_115546.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">E intanto sulla Kay e su Waf scende un acquazzone tropicale,
al chiaror di luna in un silenzio inusuale che non durerà se non qualche oretta…
alla Kay tutto è silenzio e si aspetta il giorno che verrà!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i>Matteo</i></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-76855643887968019262017-02-12T05:45:00.001+01:002017-02-12T18:34:22.561+01:00FESTA!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Se vuoi essere felice per un giorno dai una festa!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Decidiamo di fare molto di più… di esserci, operativi e “sul pezzo”, e di far festa con i piccoli che compiono gli anni in questo mese qualunque, di un anno sconosciuto per i festeggiati… non importa qui è festa! Allora ci si sveglia all’alba, si condivide il primo pensiero del giorno, si mettono mani e teste alla ricerca di soluzioni per convogliare l’acqua in maniera opportuna (perché scrivere <i>“sturare la fossa biologica sostituendo tubi intasati</i><i>”</i> non pare bello!). Riccardo è fuori uso per qualche ora. Cibi non proprio genuini e una notte insonne, lo lasciano/costringono a riposo per metà giornata. Ma dopo un pranzo (a pane e acqua per lui, a “pasta” e broccoli per noi) si torna al lavoro: ricognizione giardino, posa piastrelle per camerate bimbi, pitture colorate per i muri e poi… poi esplode la festa! </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ECaOA277Mmk/WJ_l-A5S2LI/AAAAAAAAAi4/wB_4aBIp5OoSn0FVWW_lq5iI834cDih4QCLcB/s1600/20170211_160735.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-ECaOA277Mmk/WJ_l-A5S2LI/AAAAAAAAAi4/wB_4aBIp5OoSn0FVWW_lq5iI834cDih4QCLcB/s640/20170211_160735.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Chi è invitato? Chiunque ci sia con il cuore e lo sguardo libero di chi sa far festa nella semplicità. Ed ecco i piccoli nei loro vestitini migliori! Riccardo è di nuovo attivo, Matteo e il prof. sono due coloratissimi clown caraibici che portano doni (peluche lavati e sistemati a nuova vita) ai piccoli protagonisti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-tNE0-XE5weU/WJ_mP9DlywI/AAAAAAAAAjE/eHBLJvA92tkhidG4DI9ZFnarJFndc3pfwCLcB/s1600/20170211_174524.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-tNE0-XE5weU/WJ_mP9DlywI/AAAAAAAAAjE/eHBLJvA92tkhidG4DI9ZFnarJFndc3pfwCLcB/s640/20170211_174524.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">C’è Herody con il suo sorriso che vince sulla sua disabilità, c’è l’amico dei vecchi tempi Gesinord che si compiace della sua festa, c’è Angelica, volontaria fiorentina, pasticcera che sforna, nonostante il caldo infernale, quasi 40 grandi torte al cioccolato ed è anche festeggiata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-GpyJaoLk_1A/WJ_mKB7-TKI/AAAAAAAAAi8/Vs3UsE4s8nEcaCY1w0zvklR8UmDuXNeewCLcB/s1600/20170211_131250.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-GpyJaoLk_1A/WJ_mKB7-TKI/AAAAAAAAAi8/Vs3UsE4s8nEcaCY1w0zvklR8UmDuXNeewCLcB/s640/20170211_131250.jpg" width="360" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Si canta, si danza: esplode l’allegria e la “rivoluzione della gioia” prosegue. Il prof. torna bambinone (a lui forse riesce facile perché lo è, <i>ndr</i>) e intona quei canti che sotto le fronde della natura “contaminata” della Kay, riecheggiano da diverso tempo. È un coro che cambia il cuore di chi ascolta e che rende ciascuno dei presenti ancora più convinto di essere al posto giusto nel momento giusto. Le educatrici “madame” della Kay si scatenano ed è subito sera!</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-j7y3fVjGDLo/WJ_nae9s93I/AAAAAAAAAjQ/Er5KHjcf3DYfHmoySfbKVJaX8CexKXexwCLcB/s1600/20170211_173731.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-j7y3fVjGDLo/WJ_nae9s93I/AAAAAAAAAjQ/Er5KHjcf3DYfHmoySfbKVJaX8CexKXexwCLcB/s640/20170211_173731.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-aG_LqAU3jvQ/WJ_nhABGQLI/AAAAAAAAAjU/aqyI7KP_3MM53sG6IiWDVxhDb935PImhgCLcB/s1600/20170211_173720.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://3.bp.blogspot.com/-aG_LqAU3jvQ/WJ_nhABGQLI/AAAAAAAAAjU/aqyI7KP_3MM53sG6IiWDVxhDb935PImhgCLcB/s320/20170211_173720.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Ancora una volta il tempo è inesorabile, cala la notte tra colorati palloncini che cingono il capo di grandi e piccini; ancora una volta il battito del cuore di ciascuno dei presenti fa eco, la felicità non si contiene. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-lfu-4P-Lws0/WJ_nUGJlLaI/AAAAAAAAAjM/JlCwQQXTTHMCadxHBGCWgOdKIkHWtyBdwCLcB/s1600/20170211_174829.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-lfu-4P-Lws0/WJ_nUGJlLaI/AAAAAAAAAjM/JlCwQQXTTHMCadxHBGCWgOdKIkHWtyBdwCLcB/s640/20170211_174829.jpg" width="360" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Forse siamo qui anche per questo. Germogli che esplodono nella primavera della vita e che rendono consapevoli i “tre piemontesini” che per essere felici è necessario togliere le parole “se solo” e sostituire con le parole “la prossima volta”. E la prossima volta è solo tra qualche ora… il sole sorge di nuovo su Waf Jeremie, manca poco!</span></div>
<div style="text-align: right;">
<i>prof. G.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-42429810639542429642017-02-12T05:28:00.003+01:002017-02-12T18:37:54.834+01:00ECLISSI<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">L’aereo atterra quasi rimbalzando sulla pista di Port Au Prince, mentre dai finestrini dell’aeromobile si scorgono i tetti delle migliaia di baracche che si addensano tra le pianure incastrate tra le montagne, in questo anfratto di Caraibi, non proprio da cartolina, non proprio da vacanza al sole. L’odore nauseabondo colpisce le narici, la temperatura dell’aria fa un balzo di quasi 60°C rispetto alla giornata precedente. Il caldo è asfissiante, il volto si imperla di sudore in direzione della costa, dove sorge l’opera della Kay Pe’ Giuss, un tempo enorme discarica della capitale, ora il luogo dove il Bonfa, e diversi suoi studenti, hanno contribuito sulla strada della bellezza.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/--4XE6SpXuII/WJ_ikUBfEdI/AAAAAAAAAiY/3apDRgAF2gUf45MHk-_tzvytYsELtH2bwCPcB/s1600/20170211_173824.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/--4XE6SpXuII/WJ_ikUBfEdI/AAAAAAAAAiY/3apDRgAF2gUf45MHk-_tzvytYsELtH2bwCPcB/s640/20170211_173824.jpg" width="360" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Ma gli incontri sono sorpresa, meraviglia senza confini, dove un abbraccio è un libro di ricordi, di esperienze e di vissuto… dietro ogni stretta c’è una storia faticosa, una storia di abbandoni, di violenze e di morte. Dietro gli occhi di un piccolo di 4 anni c’è un’infanzia negata fin dai primi momenti, restituita dalle mani e dal cuore generoso di una donna consacrata e di tanti volontari che hanno messo mani, braccia, gambe e bellezza.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-MvtWmiKFKWo/WJ_fpqaKCfI/AAAAAAAAAiE/-DiIA8I9mscTe8q19JizZMWhDXMusYOLwCPcB/s1600/20170210_225247.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-MvtWmiKFKWo/WJ_fpqaKCfI/AAAAAAAAAiE/-DiIA8I9mscTe8q19JizZMWhDXMusYOLwCPcB/s640/20170210_225247.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Le ore corrono, c’è tanto su cui lavorare e pare che non ci sia mai il tempo necessario: un giardino reclama le cure di questa stagione caraibica ma anche l’orfanotrofio e i suoi oltre 120 piccoli abitanti richiedono attenzione, interventi strutturali urgenti di manutenzione ordinaria e tanto altro. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-DhlWOF6Uwi4/WJ_d_2lLhqI/AAAAAAAAAh8/W1pgUM1z3j0quQo3ksM9oTiGWSq9DTFJgCPcB/s1600/20170211_174818.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-DhlWOF6Uwi4/WJ_d_2lLhqI/AAAAAAAAAh8/W1pgUM1z3j0quQo3ksM9oTiGWSq9DTFJgCPcB/s640/20170211_174818.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">Ma inesorabilmente arriva sera. Il sole cede il passo alla luna. Questa è una notte speciale, con gli occhi all’insù, nel buio della <i>bidonville</i>, tra i pochi rumori della notte, accanto a vite allo sbando dei banditi di turno. Pare si attenda un’eclissi. Ma qui nessuno lo sa. La nostra è una conoscenza di notizie lontane, che i nostri telefonini rimbalzano tra i siti più consultati. Nessuno conosce che questo è il momento in cui il sole e la luna si abbracciano proprio come i nostri incontri di oggi. È il momento in cui questo legame straordinario non durerà che pochi istanti, ma sarà abbastanza perché il loro amore continui a crescere, almeno fino a che potranno stare di nuovo insieme ancora una volta, probabilmente più vecchi di qualche anno. È bello vivere un’eclissi all'ombra delle nuvole di queste terre, a distanza di qualche mese, cuore a cuore in una realtà di umanità in ricerca, dove anche il nostro amore per questo mondo e questa gente è cresciuto.</span><br />
<div style="text-align: right;">
<i>prof. G.</i></div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
</div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-64008455707920473812017-02-10T22:56:00.001+01:002017-02-12T06:02:04.180+01:00BUFERA <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">La campanella questa mattina suona molto presto per i due bonfantiniani e per il prof.</span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">Direzione Milano Malpensa, li attende il volo diretto a New York per poi trovare la coincidenza per Port Au Prince, verso le Antille, nel mare che, per molti, è solo quello del pirata Jack Sparrow e della sua “maledetta” e scombinata truppa. Dalla Grande Mela non arrivano buone notizie, 2.800 voli cancellati in poche ore, una bufera di neve in corso e temperature proibitive attendono i tre bonfantiniani.</span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">Ma nulla spaventa! Un ritardo è niente in confronto al desiderio di proseguire il cammino lungo la strada tracciata negli anni passati, in più occasioni, tra gli ultimi di una gigantesca bidonville nello sguardo nuovo che una “rivoluzionaria” suora francescana offre a tutti coloro che mettono le proprie mani a disposizione dell’inatteso. Quasi dieci ore di volo e la Grande Mela si presenta innanzi agli occhi di tre piemontesini intrepidi, abbigliati all’attesa di 40°C caraibici che asciugano anche il sudore nelle terre haitiane. Ma New York non è nei Caraibi, New York è nella bufera! </span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hBoP1-2TwN8/WJ3b7RcBUyI/AAAAAAAAAhM/pLoGeRvKirkeNNv0xMpjf54Ga9KHndjBwCPcB/s1600/20170209_165919.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-hBoP1-2TwN8/WJ3b7RcBUyI/AAAAAAAAAhM/pLoGeRvKirkeNNv0xMpjf54Ga9KHndjBwCPcB/s640/20170209_165919.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">L’aereo fatica a trovare la pista di atterraggio tra un vento incredibilmente gelido e un’improvvisa nevicata. Ma non è una città alla stessa latitudine di Napoli?! Ben 19 gradi sotto lo zero percepiti sulla pelle ormai insensibile, poche ore alla ripartenza verso il sud degli Stati Uniti d’America, il centro delle Americhe, l’avamposto degli ultimi: Haiti!. Giusto il tempo di “rendere omaggio” alle fatiche e alle tragedie di questo Paese. Dal Queens verso Manhattan ma fermandosi alla quarantesima strada, ai piedi dell’imponente grattacielo sede del New York Times e via a piedi tra strade innevate, pozze di neve senza fondo che inzuppano le scarpe… ma c’è la voglia di conoscere, di guardare, di scoprire e di respirare una città conosciuta solo attraverso i media, di sfruttare questa occasione unica. </span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-LxZcwfBv2L0/WJ3ciQjk5FI/AAAAAAAAAhI/fuAovNDpF0sNJmabSwSZRa_wunDHbl6FwCPcB/s1600/2017-02-09%2B22.51.52.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-LxZcwfBv2L0/WJ3ciQjk5FI/AAAAAAAAAhI/fuAovNDpF0sNJmabSwSZRa_wunDHbl6FwCPcB/s640/2017-02-09%2B22.51.52.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">Si cammina per ore, per strada poco movimento, poche persone, rumori attutiti dall’abbondante coltre nevosa, la giornata è veramente glaciale e i newyorkesi hanno testa! Ma i bonfantiniani senza testa hanno un cuore in movimento e, al chiarore di una luna piena, con le indicazioni generose e sorridenti dei locali, arrivano a Ground Zero. Non c’è nessuno se non qualche uomo impegnato a spargere sale sul ghiaccio dei marciapiedi, l’aria è gelida e lo skyline emoziona e abbraccia tre uomini che osservano sbigottiti il luogo dove il terrore ha interrotto dei percorsi, dei sogni e delle strade. È emozione, raggelata da un vento oceanico che blocca le gambe, fa tremare, disorienta, nel chiarore di questa luna invernale. Qui sono le immagini delle nostre tivù, di quelle due torri, di quei due aerei, di quel giorno… qui sono i colori delle prime pagine dei nostri giornali, qui è la sirena dei camion dei pompieri, qui lo sguardo perso sui volti intrisi di polvere di quell’undici settembre. </span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-LK21iCQksbY/WJ43ACvL4uI/AAAAAAAAAhc/-e384aXku_M8JfONVJ8fETWHIyTFWdyhACPcB/s1600/20170210_070600.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-LK21iCQksbY/WJ43ACvL4uI/AAAAAAAAAhc/-e384aXku_M8JfONVJ8fETWHIyTFWdyhACPcB/s320/20170210_070600.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">I tre sono ai limiti dell’assideramento ma consapevoli di ricevere un vento speciale, quello che la vela attende intrepida in mezzo al mare. Ora sono pronti a proseguire il loro cammino: questo vento è stato un segno importante, un dono inatteso ma, come scriveva Neruda: “Mi ricevi come il vento la vela. Ti ricevo come il solco il seme”. Hanno ricevuto il dono di uno sguardo speciale, in un luogo intriso di significati, sono preparati ad affrontare la strada di bellezza intrapresa tra gli ultimi di Waf Jeremie ad Haiti, a essere accolti ancora ma ad accogliere abbracci indimenticabili. Sono pronti a restituire l’ossigeno ricevuto a chi fatica a camminare lungo un sentiero. Non potranno toglier loro la salita, non potranno percorrerla accanto a loro tutta la vita ma potranno condividerne dei passi importanti, magari con il fiatone ma con la certezza che la vita è un dono, è un avventura, è meraviglia, è inatteso e la possibilità di condividere un pezzo di cammino nella bellezza è irrinunciabile.</span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">Amava ripetere un filosofo francese: “Traccia ogni solco come se fosse una preghiera, canta ogni versetto come se fosse un seme e scava, scava nel profondo di ogni cosa fino a Dio”.</span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 26.1000003814697px;">Ed è di nuovo cielo… verso le Antille!</span></span><br />
<br />
<br /></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-48523830828371682582017-01-25T20:44:00.000+01:002017-01-25T20:44:09.997+01:00HAITI 2017: LA BELLEZZA (CONTINUA) A FARSI STRADA!<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><b>Sta per ricominciare l’avventura bonfantiniana in terra caraibica.</b> Dal 9 al 17 febbraio 2017 Matteo Maggiore (5^C), Riccardo Colombo (4^B) con il prof. Guido Rossi saranno<b> </b>ad Haiti, il paese più povero delle Americhe dove vivono oltre dieci milioni di persone prevalentemente di origine africana. La lingua ufficiale è il francese ma, la quasi totalità degli haitiani, parla il creolo, una lingua utilizzata dagli schiavi africani che, nel tempo, è diventata d’uso comune. Nel degrado di queste terre, lavora l’instancabile suor Marcella, classe 1963, missionaria francescana che ha studiato medicina a Milano ma diventa infermiera prestando servizio dapprima in Albania per i profughi kosovari, poi in Brasile in un’isola sperduta del Rio delle Amazzoni e dal 2005 ad Haiti. Suor Marcella è a Waf Jeremie, immensa baraccopoli della capitale Port Au Prince, una delle </span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt;">bidonville</span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"> più pericolose al mondo.<o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;">Waf Jeremie è costruita sulla discarica della capitale, dove le ruspe hanno continuato a recarsi a rovesciare rifiuti anche dopo il disastroso terremoto del 2010. Un giorno d’estate, suor Marcella schierò i suoi bambini che si tenevano per mano davanti alle ruspe per fermarle e le ruspe, finalmente, non tornarono più.<o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;">Nella </span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt;">bidonville</span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"> vi abitano un numero imprecisato di persone (se ne stimano circa 200.000), senza la benché minima condizione igienica: niente acqua, niente latrine, si fa come si può… si usa lo spazio tra le baracche e il mare come latrina a cielo aperto e come immondezzaio e, un paio di volte a settimana, si dà fuoco a tutto!<o:p></o:p></span></em><br />
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><br /></span></em>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-sljxVR5qUq8/WIj9WMXrM1I/AAAAAAAAAgk/pXe_avQPRzM_Wa7g0GhWv8OK-V62hgvMACLcB/s1600/la%2Bbellezza%2Bsi%2Bfa%2Bstrada%2B-%2BHaiti%2B2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="376" src="https://2.bp.blogspot.com/-sljxVR5qUq8/WIj9WMXrM1I/AAAAAAAAAgk/pXe_avQPRzM_Wa7g0GhWv8OK-V62hgvMACLcB/s640/la%2Bbellezza%2Bsi%2Bfa%2Bstrada%2B-%2BHaiti%2B2017.jpg" width="640" /></a></div>
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><br /></span></em></div>
<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;">Dalle pagine di questo blog <b>sarà possibile rimanere aggiornati sulle opere che i bonfantiniani compiranno in terra caraibica</b>: dalla manutenzione del verde creato dal prof. Franco Belloni nelle precedenti esperienze, alla creazione di nuovi spazi verdi e orticoli utili al sostentamento dei piccoli ospiti della struttura, anche scolastica, ai margini dell'immensa </span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt;">bidonville</span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;">. </span></em></div>
<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;">Ogni giorno parole e immagini di un'esperienza incredibilmente bella! <b>Parole e immagini che testimonieranno quanto la bellezza si sia fatta strada nel tempo, permane e i suoi germogli continuano a diffondersi.</b><o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><br /></span></em></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: right;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">la redazione</span></em></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-25685816086994486672016-04-05T22:41:00.001+02:002016-04-05T22:48:13.062+02:00PESO<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-xunzIoQHHTA/VwQkXGX8UoI/AAAAAAAAAaY/_Yg8_JBxFQQk6FGXz4guD6StoHGaWN0vA/s1600/Senza%2Btitolo-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="292" src="https://3.bp.blogspot.com/-xunzIoQHHTA/VwQkXGX8UoI/AAAAAAAAAaY/_Yg8_JBxFQQk6FGXz4guD6StoHGaWN0vA/s400/Senza%2Btitolo-1.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">È
il peso di una valigia che mi trascino dietro, lasciando alle mie spalle non
solo un luogo ma tanti cuori che con me hanno condiviso un’altra esperienza. Per
me è il momento della partenza, quel momento il cui peso si fa sentire nell’abbraccio
commosso di Chico che mi chiede di rimandare questo ennesimo addio. Il canto
sussurrato nella notte dai bambini, è un saluto in lingua creola ma, ancor più,
è un addio speciale di piccole creature che hanno avuto e hanno ancora troppo
poco peso nella società haitiana. Le parole mi ricordano che questo addio è un
arrivederci e, se non sarà possibile far rincontrare le nostre vite, sarà
possibile farlo con le nostre anime in cielo. Ora il peso si sposta negli occhi
a trattenere le lacrime per trasformarle in un più adatto sorriso che possa
ricambiare ogni bene ricevuto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Talvolta
è un’accezione perlopiù negativa quella del “peso”, come quello della terra che
avvolge le radici delle piante faticosamente messe a dimora ad abbellire un
angolo di paradiso nella disperazione della bidonville, quella del peso della
sofferenza di uomini senza un lavoro, di donne che faticano per portare avanti
una famiglia, di piccoli uomini e piccole donne che portano con sé il peso
inimmaginabile e ingiustificabile della fame. Un peso che si vorrebbe
alleggerire anche solo per qualche ora, qualche giorno, qualche settimana con
piccoli gesti che possano far risorgere la speranza nel domani.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Eppure
anche io, negli istanti della mia partenza, avverto questo enorme disagio
pesante… quasi affezionato alla puzza immonda e insopportabile nell’aria calda
e umida del mattino prima del sorgere del sole, unito in qualche modo a questa
gente che trasforma uno sguardo circospetto, in uno incuriosito, in uno poi
disposto all’incontro... fino a tendere una mano, fino ad esserci, fino a
dimostrare un legame di amicizia più indissolubile di tanti altri.<o:p></o:p></span></span><br />
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-nfoygX7CN7g/VwQkYJIO2JI/AAAAAAAAAac/3NMEzl6U2SMybHUMZ52Gkh51PL3Y-hVaw/s1600/foto1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="420" src="https://2.bp.blogspot.com/-nfoygX7CN7g/VwQkYJIO2JI/AAAAAAAAAac/3NMEzl6U2SMybHUMZ52Gkh51PL3Y-hVaw/s640/foto1.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Salgo
sul tap-tap mentre la luce arancione dell’alba fa capolino tra le palme della
Kay. Il motore si accende, premo sull’acceleratore e si alza la polvere tra i
rifiuti sparsi sulla strada. Dietro di me, il mondo che mi ha accolto, mi
saluta. Innanzi a me, il sole sembra guidarmi mentre due bambine, nella
bidonville, si distinguono con la loro divisa dirette alla scuola… quella che
per uno studente del mio Paese è, nella maggior parte dei casi, un peso… un
altro peso! <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Loro
sorridono, riconosco Vivienne, una dei tanti ragazzi che hanno provato l’ebbrezza
della mia guida nello spasmodico e incomprensibile traffico della capitale
haitiana. Mi saluta, mentre si dirige con un’amichetta verso la scuola, mentre
il sole comincia a scaldare e a illuminare i tetti luridi e arrugginiti delle
baracche, mentre la strada di fango e polvere si affolla inverosimilmente,
mentre un maiale attraversa lo spazio destinato alla strada, mentre la vita
riprende. Lei ha la fortuna di avere una scuola, una di quelle scuole costruite
dignitosamente dopo il terribile terremoto, una scuola che ben conosco, in cui
ho bazzicato come un giullare, cercando di comprendere il “peso della cultura
haitiana” tra gli stornelli ripetuti all’inverosimile, l’ordine e la compostezza
degli alunni, la proibizione di seguire “il metodo”, ossia l’uso della cinghia
e del bastone ma piuttosto le strade della conoscenza, della comprensione e del
confronto umano. Ecco perché talvolta son certo che sia facile mettere in piedi
una scuola in questi posti. Qui in molti “fanno scuole” pochi però educano
veramente.<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Ed
ecco che i miei pesi si moltiplicano finché le ruote del carrello dell’aereo
staccano dal suolo caraibico lasciandomi le immagini di una terra martoriata ma
con uomini e donne in cerca di una bellezza che, anche grazie a “piccole
presenze”, sta germogliando. Sono convinto che più la vita è vuota più sia
pesante e nella Perla delle Antille, qualcuno sta imparando a renderla piena di
meraviglia perché pare sia una buona strada per rendere la stessa vita degna di
essere vissuta! Orevwa Ayiti!</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><i>prof. G.</i></span></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-13119576119507420012016-04-02T23:13:00.000+02:002016-04-03T06:16:23.029+02:00SCATTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-vdKVsZZbA2k/VwCUks3lDsI/AAAAAAAAAZU/jl-BLDhigX80yrp8mQOrKRNklEp76VsHg/s1600/20160401_163008.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-vdKVsZZbA2k/VwCUks3lDsI/AAAAAAAAAZU/jl-BLDhigX80yrp8mQOrKRNklEp76VsHg/s640/20160401_163008.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-hURe2mhOa5I/VwCVaKwJdRI/AAAAAAAAAZ8/ek0OQ4a8Puo6wh1Jf1qG88WJlDXFmY9Gw/s1600/20160401_163014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://3.bp.blogspot.com/-hURe2mhOa5I/VwCVaKwJdRI/AAAAAAAAAZ8/ek0OQ4a8Puo6wh1Jf1qG88WJlDXFmY9Gw/s640/20160401_163014.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-aG1n4t_VQao/VwCUlVlhwsI/AAAAAAAAAZU/r-iHmWLvaA0Qnvrft5tSjkc-ULWWCjnlg/s1600/20160401_163037.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-aG1n4t_VQao/VwCUlVlhwsI/AAAAAAAAAZU/r-iHmWLvaA0Qnvrft5tSjkc-ULWWCjnlg/s400/20160401_163037.jpg" width="225" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-CwB1qZZ9Sz0/VwCU74CMsBI/AAAAAAAAAZs/78u32dPjc5UDmiDwZkv9dmGlHaRc4WqOA/s1600/20160401_163048.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-CwB1qZZ9Sz0/VwCU74CMsBI/AAAAAAAAAZs/78u32dPjc5UDmiDwZkv9dmGlHaRc4WqOA/s400/20160401_163048.jpg" width="225" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-wmNr9yDxMoI/VwCU-OrMT7I/AAAAAAAAAZs/6MJn5CmgwB4wZy42K__0zrcL87funVYzQ/s1600/20160401_164954.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-wmNr9yDxMoI/VwCU-OrMT7I/AAAAAAAAAZs/6MJn5CmgwB4wZy42K__0zrcL87funVYzQ/s640/20160401_164954.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-nJeUMXESDqU/VwCVb0V_paI/AAAAAAAAAZ8/ZZhwufl-soAFvoHVCONjvYUl2TQReUALA/s1600/20160401_165000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-nJeUMXESDqU/VwCVb0V_paI/AAAAAAAAAZ8/ZZhwufl-soAFvoHVCONjvYUl2TQReUALA/s640/20160401_165000.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/---mcwQvEXxA/VwCVQXNJBMI/AAAAAAAAAZ8/FPqs6TIqK80-mPBMW3ziLnnncC0S_qFDw/s1600/20160401_181059.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/---mcwQvEXxA/VwCVQXNJBMI/AAAAAAAAAZ8/FPqs6TIqK80-mPBMW3ziLnnncC0S_qFDw/s640/20160401_181059.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-X0AB2Faf2x8/VwCVjmD5gWI/AAAAAAAAAZ8/Di4n-x8HRWYb3dXGDuxzWKZGbsIshTPHQ/s1600/20160401_181108.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-X0AB2Faf2x8/VwCVjmD5gWI/AAAAAAAAAZ8/Di4n-x8HRWYb3dXGDuxzWKZGbsIshTPHQ/s640/20160401_181108.jpg" width="640" /></a></div>
<br />Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Cité Soleil, Port-au-Prince, Haiti18.5784905 -72.33555289999998218.563439000000002 -72.355722899999975 18.593542 -72.315382899999989tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-39627137476534063412016-04-02T22:42:00.000+02:002016-04-03T06:09:40.039+02:00GOCCE<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-sbQr0gMqxAA/VwCUEayTDXI/AAAAAAAAAYs/56-oEpdK3Ocy_G2SC_i9HOELT84_rtXnQ/s1600/20160331_164635.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://4.bp.blogspot.com/-sbQr0gMqxAA/VwCUEayTDXI/AAAAAAAAAYs/56-oEpdK3Ocy_G2SC_i9HOELT84_rtXnQ/s200/20160331_164635.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">Serenamente
contemplo il mare che mi sta innanzi, il leggendario Mar dei Caraibi, teatro di
tanti set cinematografici ma ancor più rassicurante coperta che accarezza il
volto di queste terre. Mai avevo sentito così forti e così belli la voce e il
significato dell’acqua che si frange su queste rive. Pare che il mare abbia
qualcosa di speciale da dire, qualcosa che non so ancora, qualcosa che forse
attende solo il mio orecchio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-PQQrZAlJZ4g/VwCUHQfr-gI/AAAAAAAAAZI/SVKkWZ99QOgHVfCSeMKr4-iD9QmCySD2Q/s1600/20160331_144258.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-PQQrZAlJZ4g/VwCUHQfr-gI/AAAAAAAAAZI/SVKkWZ99QOgHVfCSeMKr4-iD9QmCySD2Q/s200/20160331_144258.jpg" width="112" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Dalle
Kay, dalle costruzioni aperte che ospitano i 116 bambini, non giunge </span></span><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">alcun
rumore, le tenebre della notte consentono alle stelle di bucare l’oscurità e
rendere meno timoroso il bianco uomo che sfrutta la brezza della notte per
raccontare… una goccia di racconti, tra le gocce d’acqua che bagnano i fiori e
le piante messe a dimora tra aiuole di preziosa terra riportata e pietre create
dalle sapienti mani degli scalpellini tra le baracche della bidonville</span><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">. La goccia di latte che beve
Dieudoné cullato da Giulia prima di lasciarsi andare alla notte sul proprio
lettino coperto dalla zanzariera. La goccia di sudore che imperla la fronte di
chi lavora tra terra, pannolini e mille altre necessità di questo paradiso
incluso nell’inferno. La goccia di speranza che questi bimbi hanno nel loro
cuore, quella che consentirà loro di crescere e di diventare futuro per queste
terre.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-CwB1qZZ9Sz0/VwCU74CMsBI/AAAAAAAAAZs/78u32dPjc5UDmiDwZkv9dmGlHaRc4WqOA/s1600/20160401_163048.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-CwB1qZZ9Sz0/VwCU74CMsBI/AAAAAAAAAZs/78u32dPjc5UDmiDwZkv9dmGlHaRc4WqOA/s200/20160401_163048.jpg" width="112" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Matteo
sale a bordo del tap tap e con il prof. Belloni e lo spericolato autista
Baloonì cerca piante nei vivai caserecci ai bordi della baraccopoli, Giulia
collabora con i giovani operatori haitiani per realizzare le aiuole pronte ad
accogliere colore, pronte a essere germoglio, pronte a dimostrare quanto la
bellezza possa crescere e rimanere.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Ci
sono gocce di fatiche che spezzano la propria misura e ti rendono capace di
intuire quanto si possa essere felici anche mangiando un cibo semplice, bevendo
acqua pura in un gallone lercio e avendo come cuscino il proprio braccio
ripiegato, addormentandosi accanto al respiro di una creatura orfana che cerca
il tuo respiro e la morbidezza della tua pancia, peraltro vasta veramente!</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"></span></span></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-cLZg1PQV2eM/VwCTUgqK16I/AAAAAAAAAY4/Vgdsgvg3dEAMh0uOI7HvMz97jL1T7GHxw/s1600/20160401_154603.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://4.bp.blogspot.com/-cLZg1PQV2eM/VwCTUgqK16I/AAAAAAAAAY4/Vgdsgvg3dEAMh0uOI7HvMz97jL1T7GHxw/s200/20160401_154603.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Anche
l’acqua sembra essere simbolo di morbidezza e di debolezza… ma nulla le è pari
nel suo modo di opporsi a ciò che è duro, nulla può modificare l’acqua. La
debolezza vince sulla forza e la morbidezza sulla durezza. Qui, alla Kay Pe’
Giuss cadendo, la goccia scava la
pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><i><span style="font-size: large;">prof. G.</span></i></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Cité Soleil, Port-au-Prince, Haiti18.5784905 -72.33555289999998218.563439000000002 -72.355722899999975 18.593542 -72.315382899999989tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-56944712966233165952016-03-31T22:57:00.000+02:002016-04-01T06:12:32.146+02:00MANI<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Q0VnN3WBIPA/Vv3zB0c7RxI/AAAAAAAAAYI/f7yfOiGQ9WUHH9_oNhdGBVEtGwhcwSimg/s1600/20160331_145429%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-Q0VnN3WBIPA/Vv3zB0c7RxI/AAAAAAAAAYI/f7yfOiGQ9WUHH9_oNhdGBVEtGwhcwSimg/s640/20160331_145429%255B1%255D.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-B5HDzrAWpCk/Vv3zNdaRz7I/AAAAAAAAAYY/sy27WlKKFFI3h4-CxdxPoYuX487LZPWMw/s1600/20160331_161938%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-B5HDzrAWpCk/Vv3zNdaRz7I/AAAAAAAAAYY/sy27WlKKFFI3h4-CxdxPoYuX487LZPWMw/s320/20160331_161938%255B1%255D.jpg" width="180" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">Una
mano, anche vuota, a volte è di grande aiuto. È questo che in qualche modo
passa per la testa dei due “nuovi arrivati”. Atterrano nella confusione
haitiana in questo inizio della stagione secca, calda e ricca di zanzare.
Planano sulla pista della capitale haitiana e incontrano il mondo caraibico
nelle sue contraddizioni e nella sua stupefacente confusione. Le domande
affollano la loro mente ma è già ora di mettersi al lavoro e, dopo una prima </span><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">ricognizione di ciò che è necessario con il prof. Belloni, ecco che i bebè della
Kay si fanno avanti con la loro consueta sfacciataggine… pappe, biberon e
cambio pannolini! Alè! Anche questo richiede l’esperienza haitiana! E allora le
mani si mettono in moto e cominciano a produrre il bello facendo germogliare la
novità negli occhi dei ragazzi che lavorano per la Kay, lo stupore in quelli di
Giulia e Matteo e la frenesia in quelli dei due prof. indaffarati l’uno con le
mani tra terra e piante tropicali, l’altro tra pennelli, pannolini e quel che c’è
da fare! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-02GxDLZ-V8w/Vv3zXvn2x4I/AAAAAAAAAYY/oNRs_8ZFaxYs-CzKW_x3087yRywSIrv4A/s1600/20160331_162543%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-02GxDLZ-V8w/Vv3zXvn2x4I/AAAAAAAAAYY/oNRs_8ZFaxYs-CzKW_x3087yRywSIrv4A/s200/20160331_162543%255B1%255D.jpg" style="cursor: move;" width="112" /></a><a href="https://1.bp.blogspot.com/-hgBwVCglrXg/Vv3zBwcFCpI/AAAAAAAAAYY/MnnhSqcZlgIMQouPn_xuFzRGlkvDEnXBg/s1600/IMG-20160331-WA0029%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-hgBwVCglrXg/Vv3zBwcFCpI/AAAAAAAAAYY/MnnhSqcZlgIMQouPn_xuFzRGlkvDEnXBg/s200/IMG-20160331-WA0029%255B1%255D.jpg" width="120" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">Ed
ecco che si osservano le mani sporche di quella terra nera riportata per far
nascere la nuova vita, quelle appena lavate per nutrire un bebè, quelle pasticciate
dai colori delle figure che stanno nascendo sui muri della Kay, quelle di due
uomini per mano, semplicemente due amici: qui si usa così, l’amicizia tra due
uomini o tra due donne è forte se passeggiano tenendosi per mano. Stupisce
anche questo per la nostra mente relegata ad altri concetti ma tutto sembra
prender forma. </span><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">E
allora queste mani sembrano essere il primo passaggio di molte situazioni che
spesso passano inosservate ma restano di grande valore: una stretta di mano
simbolo di conoscenza, il tendere una mano che è sinonimo di aiuto, una carezza
data come dimostrazione di affetto, il tenersi per mano per la paura di
perdersi, battere le mani come simbolo di approvazione. E allora quaggiù, tra
il mare di Jack Sparrow e la grande America, ci ricordiamo di usare le mani per
tutto questo e mai contro qualcun altro, perché quello è l’unico modo negativo
che hanno di mostrare qualcosa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">prof. G</span>.</span></i></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Cité Soleil, Port-au-Prince, Haiti18.5784905 -72.33555289999998218.563439000000002 -72.355722899999975 18.593542 -72.315382899999989tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-833315265552477592016-03-29T16:14:00.000+02:002016-03-29T23:27:57.382+02:00PORTE<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-qg7vjsIdWFM/VvryZxMVXsI/AAAAAAAAAXg/2TSta9GO68EYG93HZAFJifYV09Il-OZKg/s1600/20160329_054641%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-qg7vjsIdWFM/VvryZxMVXsI/AAAAAAAAAXg/2TSta9GO68EYG93HZAFJifYV09Il-OZKg/s320/20160329_054641%255B1%255D.jpg" width="179" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Diceva
Confucio che <i>“la via per uscire da un fallimento passa dalla porta. Chissà perché
nessuno la prende mai?”</i>. Anche qui a Waf Jeremie, in una mattina di fine marzo,
al termine della stagione delle piogge, con un caldo che si fa improvvisamente
intenso e umido, le porte mi tornano alla mente. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">C’è
quella della scuola dei bambini che puntuali alle 5.00 sono nelle docce delle
piccole Kay, alle 5.30 sono seduti ad aspettarmi e poco dopo sul tap-tap in
direzione delle scuola. Sono tutti con la loro divisa: i maschietti con lunghi pantaloni neri, </span></span><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">camicia rigorosamente bianca e cravattino, calzino alto, le femminucce con un grazioso
vestitino a quadratini azzurri e bianchi, capelli raccolti e decorati con fasce
e piccoli <i>bijou</i>. È bello star con loro mentre mi indicano i luoghi, mi
raccontano cosa faranno e fremono per la paura della pagella di fine trimestre
che arriverà domani. Chico mi guarda e tiene la testa appoggiata alla mia spalla,
poi prende coraggio e in creolo mi domanda come do le botte ai miei studenti in
Italia. Non capisco. Poi purtroppo realizzo che il metodo educativo haitiano</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-YMXza9Ecba8/Vvryq5C_zLI/AAAAAAAAAXk/PjfEpG3ec2wHSJi9OgZX_rDw3ssm5-NPg/s1600/20160329_064012%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-YMXza9Ecba8/Vvryq5C_zLI/AAAAAAAAAXk/PjfEpG3ec2wHSJi9OgZX_rDw3ssm5-NPg/s400/20160329_064012%255B1%255D.jpg" width="225" /></a></span></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">
prevede che il professore entri in classe con una cinghia e un bastone, e lo
possa utilizzare quando lo ritiene opportuno su mani, schiene e gambe degli
allievi. Spiego ai grandicelli che non mi piace usare la violenza per insegnare, e in Italia non si usa violenza a scuola, ed è così che Richlo esordisce dicendo: <i>“Quando sarò grande verrò in Italia a
studiare!”</i>. Chico è un dodicenne sensibile, affettuoso ed educato, orfano dei
genitori, cresciuto tra le lamiere della </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: x-large;">bidonville</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">
con l’anziana nonna per poi essere affidato alle cure di suor Marcella nella
Kay. Fa la terza elementare (non perché non sia studioso, ma perché non ha mai
avuto la possibilità di studiare regolarmente quando viveva nella baracca).
Richlo ha la stessa età di Chico, due sorelle e un fratellino bebè (tutti alla
Kay!) lasciati per anni in balìa della solitudine da una madre che, per portare
a casa qualche soldo e lavorare, li lasciava fuori dalla porta della baracca
dal mattino all’alba sino al tramonto… Richlo fa la prima elementare con buoni
risultati ma ha pur sempre dodici anni e sei anni di ritardo sul ciclo regolare
di studi. Ma sono due esempi di ragazzini che <b>non sperano che battendo su una
parete possa aprirsi una porta</b> ma che piuttosto sfidano il nuovo giorno per
crescere anche culturalmente perché sanno che la felicità si può insinuare anche
attraverso una porta che non sapevano di aver lasciato aperta, sono consapevoli che lo studio e la cultura li porterà lontani o comunque vicini alla loro gente, utili alle loro terre.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-MKxoMTQ9_aQ/VvrzCsPKyqI/AAAAAAAAAXs/urOa11MuvLYq_2MW9Zr5Lpre2pFIrlqMg/s1600/20160327_181519%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-MKxoMTQ9_aQ/VvrzCsPKyqI/AAAAAAAAAXs/urOa11MuvLYq_2MW9Zr5Lpre2pFIrlqMg/s640/20160327_181519%255B1%255D.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">E
poi c’è la grande porta/cancello in ferro e rete della Kay Pe’ Giuss dalla
quale, poche ore dopo, entra un’anziana donna tra le cui braccia c’è un cucciolo
d’uomo in buona salute. Racconta che il padre si è allontanato in barca tre
anni or sono e non ha fatto più ritorno, forse perduto tra i mari… ma il bimbo
non ha più di un anno (!!!). Racconta che la madre non ha potuto allattarlo ed
è morta di stenti… ma il bimbo è cicciotto, nutrito e in buona salute (!!!).
Chiede di poter lasciare alla Kay la piccola creatura… ma ALT!, qualcosa non
torna! E allora con Nickenson, un giovane educatore, residente tra le baracche
di Waf, mi addentro nella <i>bidonville, </i>e
varco una porta ottenuta scardinando quella di un wc chimico, pare sia l’ingresso
ovest della baraccopoli. Seguo Nickenson tra i vicoletti stretti, polverosi, tra
i sassi e le pietre, le lamiere arrugginite sporgenti che delimitano lo spazio
di 50/60 centimetri tra le diverse baracche. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Dr0KcFV-XnQ/VvrzTBeeTrI/AAAAAAAAAXw/sL0nOySgpcUJ-MSQBSAiWWYuLNAP_jahA/s1600/20160329_090308%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Dr0KcFV-XnQ/VvrzTBeeTrI/AAAAAAAAAXw/sL0nOySgpcUJ-MSQBSAiWWYuLNAP_jahA/s640/20160329_090308%255B1%255D.jpg" width="360" /></a></div>
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Un
giovane si pettina capelli cortissimi davanti alla porta della sua baracca
utilizzando un vecchio pettine e un frammento di specchio, una donna siede
davanti alla porta del suo giaciglio con una grossa bacinella tra le gambe
mentre frega poderosamente dei vestitini da bambino, un’anziana mi viene
incontro e osserva il “bianco”, un bimbo cerca preziosi nelle mie tasche per conto dei genitori.
Ma si arriva alla porta del’anziana con il bambino che ci porta a verificare l’assenza
di una madre… </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Varco l’ingresso attraverso un cencio bianco ricamato e sudicio utilizzato come tenda, un tavolo molto piccolo stracolmo di bottiglie e ciotole, un
materasso a terra con le molle a vista, un piccolo fornello a carbone… la madre
in effetti non c’è ma Nickenson va a sedersi sorridendo vicino alla donna che osserva poco
distante, sussurra qualcosa e ancora sorride. Mi spiegherà successivamente di aver
capito che quella donna è probabilmente la madre del bambino perché siede
distante da una baracca che osserva costantemente e tiene in mano dei vestitini da lavare pur
dicendo di non avere bambini… ecco il dramma di questa gente, ecco la
disperazione che porta una madre a “cedere” il proprio figlio perché non si ha
più voglia di vederlo crescere, di coccolarlo, di passare del tempo con lui…
meglio lasciarlo nella struttura della suora…<o:p></o:p></span></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;">Ma
il piano”fallisce” e la porta della Kay questa volta rimane chiusa… non sarebbe
un giusto segnale, ma non sarà possibile “far finta di niente” perché pur
chiudendo questa porta a chiunque bussi alla porta ci si deve ricordare di non
chiedere “Chi sei?” ma piuttosto di invitarlo a sedersi e mangiare. </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><span style="font-size: large;"><i>prof. G.</i></span></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Cité Soleil, Port-au-Prince, Haiti18.5784905 -72.33555289999998218.563439000000002 -72.355722899999975 18.593542 -72.315382899999989tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-35354493345833117712016-03-27T23:23:00.000+02:002016-03-27T23:26:16.839+02:00NOTTE DI GERMOGLI<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-35Pk-5fMIgw/VvhPvTUQ0gI/AAAAAAAAAXI/liUCXItO3OcY-b3tAuTa7uVxpiMJ9zphg/s1600/025%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-35Pk-5fMIgw/VvhPvTUQ0gI/AAAAAAAAAXI/liUCXItO3OcY-b3tAuTa7uVxpiMJ9zphg/s400/025%2B%25281%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">È una notte di stelle, di
quelle che basta allungare una mano e toccarne una talmente il cielo è limpido
e l’oscurità è pressoché totale. La luna sembra farsi da parte, nella sua fase
calante, lasciando il suo riflesso nel Mar dei Caraibi calmo e luccicante. È la
notte di Pasqua su Haiti. Anche la </span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><i>bidonville</i></span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"> sembra più tranquilla del solito. Le bande musicali (e non solo
purtroppo…!) che si riversano sulle strade, da dopo il carnevale fino alla fine
della Settimana Santa, hanno sospeso i loro scontri rituali. Nelle notti
trascorse i disordini, le risse tra ubriachi e violenti, le piccole rivolte
degli abitanti della baraccopoli, hanno fatto da contorno a questi rituali
religiosi misti al tradizionale e locale voodoo. Bande rivali che lanciano ciò
che si chiama </span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><i>pwen</i></span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"> ovvero il canto di scandalo, le
allegorie delle disgrazie umane quotidiane (come se ci fosse necessità di rimarcarle!),
di tutto ciò di cui abitualmente non si parla o di cui, addirittura, non si può
parlare.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">La lingua creola non riesco
ancora a comprenderla bene, anzi capisco molto poco ma con i bambini vige la “lingua
universale” dei gesti e dei segni che facilitano ogni comprensione. E allora cerco
di tradurre, comprendere quel canto, quella nenia, quella cantilena che dice: </span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">“la famiglia di Asefi racconta
che Asefi ha buttato via un bebè di sette mesi. I bambini sono ricchezza!!!
Parlate!”.</span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;">Difficile comprendere se non
si conosce Haiti, la storia di questi popoli ridotti nel passato alla schiavitù
nelle piantagioni di zucchero della Perla delle Antille che, ribellatosi,
costituirono un primo esempio di repubblica nera. Difficile comprendere le
parole di un canto che racconta l’assurdità di interrompere una gravidanza al
settimo mese, atto disperato contro il corpo e le regole della società giacché
i bambini sono “ricchezza”… ma per chi? Loro che corrono nudi tra la spazzatura
e la terra polverosa, loro che attendono seduti fuori dalla baracca in lamiera
il ritorno degli adulti per ore e ore, loro che si accucciano in una
pozzanghera fetida per bere, loro che strappano il cibo dalle fauci dei maiali…
<o:p></o:p></span></span><br />
<span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-f_z4Q68lxic/VvhP3iSWQMI/AAAAAAAAAXM/DO6bJFp9nS0qYwxchZMOIeFTcl2fK0adQ/s1600/016.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://4.bp.blogspot.com/-f_z4Q68lxic/VvhP3iSWQMI/AAAAAAAAAXM/DO6bJFp9nS0qYwxchZMOIeFTcl2fK0adQ/s640/016.jpg" width="640" /></a><span style="font-size: large;"><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">Ecco allora che questo
periodo di tensioni sociali sfocia nella calma di questa notte. Dalle colorate
Kay dell’orfanotrofio giunge solo qualche lamento dei bebè per l’ora della
pappa, ma tutto tace, illuminato dal chiarore della notte che riflette anche
sul verde rigoglioso che circonda le costruzioni. Tutto passa in secondo piano:
la luna si defila, la confusione tra le baracche sembra placarsi, il clima di
insicurezza e di instabilità di questo grande “quartiere” (oltre 200.000
abitanti, </span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><i>ndr</i></span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">) sembra svanire, le bande rivali “stanno al loro posto”, sembra quasi
una notte di “demilitarizzazione della mente”, una di quelle notti in cui la “pace”
sembra imporsi, in cui ognuno “avverte”, “sente”, “ascolta”…</span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="color: windowtext; font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">Sono un bianco vulnerabile
che osserva tra le maglie della rete che mi divide dalla </span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">bidonville</span></span><span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"> questa realtà miserabile, che lancia uno sguardo al cielo stellato per
cercare speranza e conforto e che, cominciando da oggi, vuole rinnovare il suo
impegno a trattare chiunque come se stesse per morire entro la notte successiva,
elargendo cura, gentilezza e comprensione di cui sono capace, senza pensare ad
alcuna ricompensa. Ecco, che disperso in questo angolo di mondo, mi convinco
che la mia vita non sarà più la stessa, non potrò mai dire di aver vissuto
veramente se non avrò mai fatto qualcosa per qualcuno che non potrà mai
ripagarmi.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Le fatiche di un giorno
donate a questa terra sono il germoglio giusto nelle periferie di questo nostro
mondo.</span><o:p></o:p></span></span><br />
<span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></span>
<div style="text-align: right;">
<span class="MsoIntenseEmphasis"><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>prof. G.</i></span></span></span></div>
</div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-8071604364803342612016-03-25T21:38:00.000+01:002016-03-26T03:43:59.631+01:00AQUILONI <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="MsoNoSpacing">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-7kIPg9sIidY/VvX17jmU6rI/AAAAAAAAAW0/Bmzv4BZEjIkhDak4KjGEYsw0brxK0z84A/s1600/2463654-aquilone.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://4.bp.blogspot.com/-7kIPg9sIidY/VvX17jmU6rI/AAAAAAAAAW0/Bmzv4BZEjIkhDak4KjGEYsw0brxK0z84A/s400/2463654-aquilone.JPG" width="400" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Capita
che spostandosi sul cassone del vecchio <i>tap tap</i> per le strade della baraccopoli, diretti verso quelle
più alte della strana città, capitale della “perla dei Caraibi”, si osservino
gli sguardi dei bambini che mi stanno accompagnando. Capita immaginare
cosa passi loro per la testa. Ma capita anche di vederli estasiati quando alla svolta verso la collina di Petionvillem
urlano: <i>“kap! Guido kap!”.</i> E
allora anche io rivolgo i miei occhi al cielo, nell’ora del tramonto e scopro decine
di aquiloni fatti da buste di plastica, legnetti incurvati e malmessi, </span></span></strong><strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">guidati
da un filo di quelli che si trovano attaccati ai sacchi dell’immondizia per
legarli, prima che il servizio di nettezza urbana passi a ritirarlo a
domicilio. Qui la nettezza urbana è fatta di container stracolmi, di strade
fumanti (perché “è bene” dar fuoco a tutto, compresa la spazzatura!), di
animali che vi abitano, di umanità alla ricerca.</span></span></strong></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-4vDCiuiSW6k/VvX1ghXbRGI/AAAAAAAAAWw/f_elcMPoGTEhHte6whk75kEx5YXQPaDWg/s1600/20160324_200805.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://3.bp.blogspot.com/-4vDCiuiSW6k/VvX1ghXbRGI/AAAAAAAAAWw/f_elcMPoGTEhHte6whk75kEx5YXQPaDWg/s320/20160324_200805.jpg" width="320" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Ma
lo sguardo verso questi aquiloni molto semplici, ma pur sempre coloratissimi,
mi fa pensare che l’immaginazione di questi bambini è proprio come l’aquilone più
alto su cui si possa volare. Loro accompagnano il bianco grassoccio nella
quotidianità haitiana, hanno gli occhi pieni di gioia quando seguono il volo
degli aquiloni che si innalzano alto sopra i tetti delle baracche e tra il
verde eccezionalmente raro del parco che circonda l’ambasciata vaticana.<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi;"><span style="font-size: large;">Oggi sembra che il cilindro del mondo faccia
uscire da sé un asso di vento, un re di aquiloni, un fante di sguardi di
Ibiscus, un dieci di risate e gioia dei bambini, un settebello di grande
serenità.<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></strong>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-nUPd2INe2l8/VvX09yTHtCI/AAAAAAAAAWo/7wC5ZdAvJ6ExuBpSQkb7F2qUG8Kaixp1g/s1600/20160325_095145.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-nUPd2INe2l8/VvX09yTHtCI/AAAAAAAAAWo/7wC5ZdAvJ6ExuBpSQkb7F2qUG8Kaixp1g/s320/20160325_095145.jpg" width="320" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Passano
i minuti e il sole scompare all’orizzonte, anche gli aquiloni sembrano svanire
nel nulla proprio come questi bimbi che di giorno in giorno chiedono di
innalzarsi e, chi ha la fortuna di essere accanto a loro, ha il prezioso
compito di dover insegnare a volare attraverso l’esempio cercando di salvarli
dalle cadute, maneggiando con cura quel filo esile che si dipana tra le mani.
Loro possono cadere più e più volte, e allora tocca a te ripararli e innalzarli
ancora nella brezza del tramonto. E così impareranno a volare, ti chiederanno
sempre più filo e per ogni pezzetto che si dipanerà dalle tua mani, il tuo
cuore si riempirà di gioia ma anche di consapevole tristezza. Via via che
l’aquilone si allontanerà, avvertirai che il fragile filo che vi unisce prima o
poi si spezzerà e quel colorato e semplice aquilone sarà libero di volare nel
cielo della vita. Ecco forse la metafora del mio compito qui, un pezzetto di
filo che assolverà un compito piacevole e gioioso per poi augurarsi che il
vento che dividerà sarà sempre propizio.<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_7udND4OWsg/VvX1PdJWhMI/AAAAAAAAAWs/qWhwFZuEUsctLdzRmPMSl1KAt_aFPoEAw/s1600/20160325_122916.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-_7udND4OWsg/VvX1PdJWhMI/AAAAAAAAAWs/qWhwFZuEUsctLdzRmPMSl1KAt_aFPoEAw/s320/20160325_122916.jpg" width="320" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Ecco
spuntare le stelle della notte tra i falò di rifiuti della <i>bidonville</i>,
uomini intenti a farsi la barba nei piccolissimi locali improvvisati tra
baracche e confusione. Ecco che nel buio qualcuno fa festa, altri fanno
ritorno, altri si coricano, altri si spingono, altri fanno cerchio attorno a
una scena raccapricciante di due persone a terra tra pugni, urla e insulti… il
cuore è come un aquilone, c’è più gusto a farlo volare vicino ai cavi dell’alta
tensione.<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<br /></div>
<br />
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<strong><i><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">prof. G.</span><o:p></o:p></span></i></strong></div>
</div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Port-au-Prince, Haiti18.594395 -72.3074325999999718.353576999999998 -72.630156099999965 18.835213 -71.984709099999975tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-69448373060374157212016-03-25T21:17:00.000+01:002016-03-26T03:27:20.369+01:00BAMBINI IN CATTEDRA<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="MsoNormal">
<div class="MsoNormal">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">È l’alba e il <i>tap
tap</i> solca le strade di spazzatura e polvere popolate da capre e maiali
allo stato brado, calpestate da decine di migliaia di uomini e donne che vanno
non si sa dove, tornano da chissà quale posto, lavoro, vissuto: è un altro
giorno a Waf Jeremie, un caldo giorno caraibico sferzato da un vento forte che
porta con sé spazzatura di ogni genere, una gran polvere che si infila tra le
narici che odorano i profumi del mercato del pesce a qualche metro dal porto.<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-MTUkerV_zIE/VvXysHdvrqI/AAAAAAAAAWQ/eT5tW3UOG9oUMhfPj5bzqdGhrq_xS1mSQ/s1600/20160325_074950.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://3.bp.blogspot.com/-MTUkerV_zIE/VvXysHdvrqI/AAAAAAAAAWQ/eT5tW3UOG9oUMhfPj5bzqdGhrq_xS1mSQ/s320/20160325_074950.jpg" width="320" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">La natura è nel pieno
del suo vigore<span style="font-weight: normal;"> ma i giorni di preparazione alla Pasqua sono un momento di "stop" per tutti: i muratori che stanno edificando le nuove strutture della Kay non
lavorano, il medico e le infermiere della Klinik si occupano dei piccoli ospiti
dell’orfanotrofio e la clinica rimane chiusa, la scuola e l’asilo sono deserti
ma le voci dei piccoli abitanti della Kay si fanno sentire tra il verde prato e
i colori che in questo angolo di paradiso sembrano dipinti a mano. È un
continuo contrasto tra la bellezza della Kay che nasce e cresce per accogliere,
e la tremenda realtà della baraccopoli dove si ammassano le lamiere, i rifiuti
e i liquami scorrono in rivoli numerosi e maleodoranti. È un contrasto veder
nascere e</span></span></span></strong><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-3f-iS28Tj08/VvXyzoRm1HI/AAAAAAAAAWU/nqG65YdenX8W2dzzTH7HfNxjed318QJvw/s1600/20160325_075647.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-3f-iS28Tj08/VvXyzoRm1HI/AAAAAAAAAWU/nqG65YdenX8W2dzzTH7HfNxjed318QJvw/s320/20160325_075647.jpg" width="320" /></a></span></span></strong></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;"> allo stesso tempo sapere che una donna viene rapita, violentata e
ridotta a brandelli da scellerati banditi che non hanno alcun rispetto per la
vita, neppure per la propria. Stringo a me i bebè al risveglio, gioco con i più
grandicelli, seguo nei momenti di raccoglimento e preghiera i bimbi che,
attraverso le strade malridotte, salgono con il <i>tap tap </i>verso il
monte del quartiere alto di Petionville, verso l’ambasciata vaticana a cui loro
hanno accesso grazie a un nunzio apostolico, di origini irlandesi, che li
accoglie tra le braccia della Chiesa. Li seguo lungo questo cammino, loro si
inginocchiano a pregare e stupiscono per il rispetto, la compostezza e il
silenzio che dimostrano nei loro vestiti più belli (seppur sgualciti e molto
semplici).<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-IKusl2yheBE/VvXy-j8z5AI/AAAAAAAAAWY/fdJeVomh0l0Y8rJVeIDkscahl87JD0o9Q/s1600/20160325_102428.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-IKusl2yheBE/VvXy-j8z5AI/AAAAAAAAAWY/fdJeVomh0l0Y8rJVeIDkscahl87JD0o9Q/s400/20160325_102428.jpg" width="225" /></a></div>
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Sono ancora una volta
ai banchi di scuola della vita dove sono i più piccoli a insegnarmi qualcosa,
dove sembrano quasi ricordarmi che la preghiera non può cambiare le cose
rispetto a te, ma di sicuro cambia te rispetto alle cose.<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Ecco quelli che
dovrebbero essere i contorni di un progetto scolastico fatto di terra e natura
ma che invece sono il cuore pulsante di questa intuizione di creare bellezza.<span style="font-weight: normal;"><o:p></o:p></span></span></span></strong></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">Proseguo il mio
compito di preparare la "strada" (ma soprattutto il "duro
lavoro") per Giulia e Matteo. Mancano pochi giorni e con don Franco
arriveranno a metter mano anche al piccolo orticello della Kay. I bambini
intanto mi ricordano di non calpestare le aiuole, di non strappare i fiori,
ricordarsi di risparmiare un po' di acqua per le piante e raccogliere le foglie
cadute... sarà mica passato don Franco a dare istruzione precise??? Domanda
inutile! Sicuro che è passato, sicuro che ha istruito gli adulti, certo che chi
ha capito e intuito l'importanza di tutto questo non ha più di 11 anni e
dimostra una coscienza attenta e scrupolosa per un "nuovo futuro".<o:p></o:p></span></span></strong></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: right;">
<strong><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-weight: normal;"><span style="font-size: large;"><i>prof. G.</i></span><o:p></o:p></span></strong></div>
</div>
</div>
</div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Port-au-Prince, Haiti18.594395 -72.3074325999999718.353576999999998 -72.630156099999965 18.835213 -71.984709099999975tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-14513267371687522952016-03-23T10:36:00.000+01:002016-03-26T03:28:08.297+01:00L'ALBA IN UNA POZZANGHERA<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;">È
la stagione delle piogge nella “perla delle Antille”, in quel lembo di terra
caraibica dagli elevati contrasti cromatici e umani. Apro la strada in solitaria al progetto
di quest’anno, con una settimana di anticipo, cercando di fare in modo che tutto
sia pronto per l’arrivo di don Franco, di Giulia e Matteo. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-JOxfDwltvpc/VvK0QE0kJJI/AAAAAAAAAVM/JIIwRABhjMEZEcOlSiKvF5LE0Tl9MudUA/s1600/20160322_163004.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-JOxfDwltvpc/VvK0QE0kJJI/AAAAAAAAAVM/JIIwRABhjMEZEcOlSiKvF5LE0Tl9MudUA/s400/20160322_163004.jpg" width="400" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;">La pioggia cade
copiosa all’ora del tramonto e al risveglio, con la luna che fa capolino al
canto del gallo, alle quattro e mezza della mattina, anche la <i>bidonville </i>di Waf Jeremie, sembra
rinata. La polvere scompare, i colori vivaci delle lamiere luccicano anche al
buio, le voci piano piano prendono possesso di quest’aria meno fetida della
sera prima ma pur sempre calda, le zanzare cercano riparo tra i pertugi più
nascosti delle mura della clinica. È di nuovo Haiti e il Bonfa, o almeno un suo
rappresentante, torna nella terra che lo ha visto impegnato anche sotto altre
forme nel passato.<b> La luce rivela la bellezza che si è fatta strada</b> grazie al
prodigioso intervento del prof. Belloni e degli alunni che si sono succeduti
negli scorsi anni per dare un tocco tutto bonfantiniano a questo angolo di
paradiso che è la Kay: un orfanotrofio, un asilo, una scuola elementare, una
clinica… o più semplicemente una casa accogliente per i piccoli disperati di Waf Jeremie, immensa
baraccopoli con altissimo tasso di criminalità e miseria diffusa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;">È
in una pozzanghera, tra gli ammassi di lamiere della <i>bidonville</i>, che avviene il miracolo; è in un po’ di acqua putrida che
qualcosa si muove! È un corpicino di un bimbo di non più di un mese, vispo,
rosso in volto, appisolato… ma abbandonato nel peggiore dei modi...<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-yuQibIvP94A/VvK1D0KVZrI/AAAAAAAAAVc/fJbzknjzOHkjr5WqILbRcPLwemgnu-qdQ/s1600/20160323_091954.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="220" src="https://4.bp.blogspot.com/-yuQibIvP94A/VvK1D0KVZrI/AAAAAAAAAVc/fJbzknjzOHkjr5WqILbRcPLwemgnu-qdQ/s400/20160323_091954.jpg" width="400" /></span></a><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";">Giunge
alla Kay nel verde splendente dei prati, tra i colorati dormitori, i fiori
sgargianti delle Bouganville, i grandi </span><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif;">Ibiscus e decine di altre essenze
locali piantumate da due o tre anni. Non si sa da dove venga, chi sia, come si chiami questa creatura. Si sa che c’è e
questo basta per spalancare le porte anche a lui. La sua vita ha incrociato
quella di suor Marcella, degli educatori e dei 112 bimbi ospitati. E il
miracolo avviene mentre Roseline, una delle educatrici, sceglie il meglio per
lui, nonostante non sia particolarmente benestante, sceglie di prendersene cura: Joseph ora ha una mamma premurosa e attenta, dal cuore grande!</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><o:p></o:p><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-8bv4hfzFO4U/VvK1NgDHLcI/AAAAAAAAAVg/XOJQurdbs_wWsa8Bk0onOTXkGbzjBKxMA/s1600/20160323_092051.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="223" src="https://2.bp.blogspot.com/-8bv4hfzFO4U/VvK1NgDHLcI/AAAAAAAAAVg/XOJQurdbs_wWsa8Bk0onOTXkGbzjBKxMA/s400/20160323_092051.jpg" width="400" /></span></a><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;">Lo
coccola, lo accudisce, lo nutre e lui continua a dormire riconoscendo un bene
in quelle braccia che lo stringono e lo accolgono, in quelle mani che lo lavano
e lo cambiano e che gli offrono un biberon pieno di latte. È questo il contorno
di un piccolo/grande/meraviglioso progetto scolastico che cerca di conservare questa “bellezza”, con le
competenze di chi le mani nella terra ha scelto di metterle già da qualche
anno, per far sì che spunti il germoglio giusto anche in queste estreme
periferie del mondo. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-X_Hw-tzgyOw/VvK2MUZEXBI/AAAAAAAAAVs/9oF_mXHa-WUbSlGvnH7TmAujbo9lCJTUQ/s1600/20160323_064458.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="179" src="https://3.bp.blogspot.com/-X_Hw-tzgyOw/VvK2MUZEXBI/AAAAAAAAAVs/9oF_mXHa-WUbSlGvnH7TmAujbo9lCJTUQ/s320/20160323_064458.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;"><b>Il
Bonfa ci prova, il Bonfa c’è e non può che farsi “prendere” in tutto e per
tutto da questa bellezza che permane!</b><o:p></o:p></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;">Il
poeta francese De Musset diceva che per riuscire nel mondo è necessario
prendere in considerazione tre massime: vedere è sapere, volere è potere, osare
è avere! E qui la forza di volontà è solo un muscolo da allenare! E allora via
che si va: alla terra! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: large;"><i>prof. G.</i></span></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0Port-au-Prince, Haiti18.594395 -72.3074325999999718.353576999999998 -72.630156099999965 18.835213 -71.984709099999975tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-10598375661017281642016-03-13T23:31:00.001+01:002016-03-13T23:46:33.095+01:00LA STORIA DEL PROGETTO CARAIBICO DEL BONFA<div style="text-align: left;">
<em style="text-align: justify;"></em><br />
<div style="text-align: justify;">
<em style="text-align: justify;"><em style="text-align: justify;"><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><b>FEBBRAIO 2014 - "L'ORTO CARAIBICO" </b></span></em></em><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-HV2xK-poag4/VuXr8pmPRYI/AAAAAAAAAUk/gKhldFXh29Q1uy0MegGBUuvoHDcbRvh_w/s1600/1a2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-HV2xK-poag4/VuXr8pmPRYI/AAAAAAAAAUk/gKhldFXh29Q1uy0MegGBUuvoHDcbRvh_w/s1600/1a2.jpg" /></a><em style="text-align: justify;"><em style="text-align: justify;"><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><b></b></span></em></em></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt; font-style: normal;">Alessandro,
Davide, Fabio e il professor don Franco Belloni arrivano ad Haiti nel febbraio
2014 direttamente dai banchi e dal giardino spirituale creato nella Sede
di Novara del Bonfa. A Waf Jeremie sono chiamati a impiantare il progetto di un
Orto Caraibico e far crescere frutta e verdura per il sostentamento della Kay
Pe' Giuss con i suoi piccoli ospiti. Con loro l'inseparabile Loko, giovane
haitiano, dal pollice molto poco verde! In poco meno di due settimane nascono
aiuole seminate a fagioli, zucche, pomodori, melanzane e fagiolini...! Un primo
esperimento per capire come e dove dar vita ad un vero e proprio orto che possa
aiutare realmente la Kay a mantenersi.</span></em></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-S1Url867uNQ/VuXqKxzDewI/AAAAAAAAAUU/29Z1bic0BUwr3MDL4mDEgNq4M7Jp8opbg/s1600/0manifesto%2Bhaiti1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="224" src="https://3.bp.blogspot.com/-S1Url867uNQ/VuXqKxzDewI/AAAAAAAAAUU/29Z1bic0BUwr3MDL4mDEgNq4M7Jp8opbg/s320/0manifesto%2Bhaiti1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<em style="text-align: justify;"><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><b>GENNAIO 2015 - "LA BELLEZZA SI FA STRADA"</b></span></em></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt; font-style: normal;">Continua il progetto per aiutare il Vilaj Italyen di Waf
Jeremie. E la "bellezza si fa strada" rendendo le opere della Kay
ancor più belle anche grazie a Diego, Giacomo e Vittorio, tre studenti del
quinto anno della Sede di Novara accompagnati dal prof. don Franco Belloni e
dal collega prof. Guido Rossi. Tutti al lavoro per seminare, piantare, pulire,
organizzare e appassionare i piccoli e gli operatori, per far crescere le
bellezze della creazione in un pezzo perduto di terra nel mondo.</span></em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt; font-style: normal;"><br /></span></em></div>
</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<em style="text-align: justify;"><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13pt; font-style: normal;"><b>MARZO 2016 - "LA BELLEZZA PERMANE"</b></span></em></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: left;">
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt; font-style: normal;">Pronti a ripartire
con Matteo e Giulia, il professore Belloni con il professor Rossi della Sede di
Novara per continuare ciò che è stato avviato negli scorsi anni per mantenere
la bellezza creata nella</span></em><span class="apple-converted-space"><i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> </span></i></span><em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">bidonville</span></em><span class="apple-converted-space"><i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> </span></i></span><em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt; font-style: normal;">caraibica.</span></em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif";"><o:p></o:p></span></div>
</div>
</div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-55150818157239741392016-03-05T20:12:00.003+01:002016-03-05T20:15:29.767+01:00LA BELLEZZA PERMANE 2016<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;"><b>Sta per ricominciare l’avventura di alcuni
bonfantiniani in terra caraibica, </b>ad Haiti, il paese più povero delle Americhe
dove vivono oltre dieci milioni di persone prevalentemente di origine africana.
La lingua ufficiale è il francese ma, la quasi totalità degli haitiani, parla
il creolo, una lingua utilizzata dagli schiavi africani che, nel tempo, è
diventata d’uso comune. Nel degrado di queste terre, lavora l’instancabile suor
Marcella, classe 1963, missionaria francescana che ha studiato medicina a
Milano ma diventa infermiera prestando servizio dapprima in Albania per i
profughi kosovari, poi in Brasile in un’isola sperduta del Rio delle Amazzoni e
dal 2005 ad Haiti. Suor Marcella è a Waf Jeremie, immensa baraccopoli della
capitale Port Au Prince, una delle </span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt;">bidonville</span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;"> più pericolose al mondo.<o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;">Waf Jeremie è costruita sulla discarica
della capitale, dove le ruspe hanno continuato a recarsi a rovesciare rifiuti
anche dopo il disastroso terremoto del 2010. Un giorno d’estate, suor Marcella
schierò i suoi bambini che si tenevano per mano davanti alle ruspe per fermarle
e le ruspe, finalmente, non tornarono più.<o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;">Nella </span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt;">bidonville</span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;"> vi abitano circa 200.000 persone, senza la
benché minima condizione igienica: niente acqua, niente latrine, si fa come si
può… si usa lo spazio tra le baracche e il mare come latrina a cielo aperto e
come immondezzaio e, un paio di volte a settimana, si dà fuoco a tutto!<o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DmdzrJYF92o/Vtsv7FasZUI/AAAAAAAAAS4/VhhGRz_-6Jc/s1600/La%2BBellezza%2BPermane%2B2016%2B-%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="456" src="https://2.bp.blogspot.com/-DmdzrJYF92o/Vtsv7FasZUI/AAAAAAAAAS4/VhhGRz_-6Jc/s640/La%2BBellezza%2BPermane%2B2016%2B-%2B2.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;">Dalle pagine di questo blog s<b>arà
possibile rimanere aggiornati sulle opere che i bonfantiniani compiranno in
terra caraibica</b>: dalla manutenzione del verde creato dal prof. Franco
Belloni nelle precedenti due esperienze, alla creazione di nuovi spazi verdi e
orticoli utili al sostentamento dei piccoli ospiti della struttura, anche
scolastica, ai margini dell'immensa </span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt;">bidonville</span></em><em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;">. <o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;">Ogni giorno parole e immagini di
un'esperienza incredibilmente bella! P<b>arole e immagini che testimonieranno
quanto la bellezza si sia fatta strada nel tempo e ora permane!</b><o:p></o:p></span></em></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , "sans-serif"; font-size: 13.0pt; font-style: normal;"><br /></span></em></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: right;">
<em><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">la redazione</span></em></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6902805616625636538.post-7429968187024791882016-03-05T03:56:00.000+01:002016-03-05T19:24:50.668+01:00UN'ESTATE IN BIDONVILLE<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ohyvLwhpJMc/VtsYmW-fEOI/AAAAAAAAAQA/VI3uxXzYS0Q/s1600/Dieudon%25C3%25A9%2B%252887%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-ohyvLwhpJMc/VtsYmW-fEOI/AAAAAAAAAQA/VI3uxXzYS0Q/s320/Dieudon%25C3%25A9%2B%252887%2529.jpg" width="180" /></a><b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Il Boeing 767 dell’American Airlines effettua il decollo dall’aeroporto PAP</span></b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> e l’uomo bianco, venuto da un lontano
indefinito, lascia le terre haitiane che lo hanno accolto, a loro modo, per più
di un mese. Gli occhi non smettono di inumidirsi mirando le indefinite strade
della capitale Port Au Prince ma, ancor più, quelle migliaia di baracche
disordinate in cui è cresciuta una consapevolezza diversa, in cui quello stesso
uomo è cambiato ancora ma ha capito di <b>non aver concluso un cammino ma
semplicemente di averne incrociati tanti altri per proseguire ancora più
fortificato e consapevole nella sua vita.</b></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Tutto
ha avuto inizio nel gennaio 2015, grazie al mio lavoro di insegnante in questa
scuola, ho avuto l’opportunità di far sperimentare a tre miei studenti un modo
nuovo di “donare”, attraverso la realizzazione di un giardino caraibico
all’interno di un asilo (di certo non similare alle nostre strutture!).
Un’esperienza forte in una delle baraccopoli più pericolose al mondo, a
contatto con decine di bambini orfani, o in difficoltà, accolti dalle braccia
di Suor Marcella, missionaria francescana che opera in Haiti, ancor prima del
devastante terremoto del 2010. Non è stato facile il ritorno in Italia in
febbraio, ma non è stato per nulla difficile dire il mio <i>“si!”</i> alla
successiva richiesta di Suor Marci di tornare alla Kay Pe’ Giuss, la struttura
nella <i>bidonville</i> di Waf Jeremie che ospita 111 bambini orfani
o in serie difficoltà familiari e di salute.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Non
è altrettanto facile raccontare ora un’esperienza lunga oltre un mese che segna
profondamente ma, a tratti, impedisce di descrivere ciò che gli occhi hanno
visto, il cuore ha provato e quello che le mani hanno combinato giorno per
giorno. Lo farò a mio modo per ringraziare chi, con la propria generosità,
anche nella nostra scuola, ha voluto sostenere il presente e il futuro di
questa gente.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-H-yv_-xLta0/VtsZyfn-lUI/AAAAAAAAAQU/6BPjtnWWN-g/s1600/KdE%2B%252842%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://1.bp.blogspot.com/-H-yv_-xLta0/VtsZyfn-lUI/AAAAAAAAAQU/6BPjtnWWN-g/s320/KdE%2B%252842%2529.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">La
sveglia suona alle 4.50 del mattino nell’alloggio fatto di mattoni e
cartongesso all’interno della baraccopoli di Waf Jeremie. Waf è un’immensa </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">bidonville</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> o
baraccopoli come la si voglia chiamare, un quartiere più finemente ma, in
realtà, è un a<img height="16" id="wkavzwt24ryr" src="data:image/gif;base64,R0lGODlhEAAQAOUdAOvr69HR0cHBwby8vOzs7PHx8ff397W1tbOzs+Xl5ebm5vDw8PPz88PDw7e3t+3t7dvb2+7u7vX19eTk5OPj4+rq6tbW1unp6bu7u+fn5+jo6N/f3+/v7/7+/ra2ttXV1f39/fz8/Li4uMXFxfb29vLy8vr6+sLCwtPT0/j4+PT09MDAwL+/v7m5ubS0tM7OzsrKytra2tTU1MfHx+Li4tDQ0M/Pz9nZ2b6+vgAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACH/C05FVFNDQVBFMi4wAwEAAAAh+QQFMAA5ACwAAAAAEAAQAAAGg8CcMAcICAY5QsEwHBYPCMQhl6guGM5GNOqgVhMPbA6y5Xq/kZwkN3Fsu98EJcdYKCo5i7kKwCorVRd4GAg5GVgAfBpxaRtsZwkaiwpfD0NxkYl8QngARF8AdhmeDwl4pngUCQsVHDl2m2iveDkXcZ6YTgS3kAS0RKWxVQ+/TqydrE1BACH5BAkwADkALAAAAAAQABAAAAZ+wJwwJ1kQIgNBgDMcdh6KRILgQSAOn46TIJVSrdZGSMjpeqtgREAoYWi6BFF6xCAJS6ZyYhEIUwxNQgYkFxwBByh2gU0kKRVHi4sgOQuRTRJtJgwSBJElihwMQioqGmw5gEMLKk2AEkSBq4ElQmNNoYG2OVpDuE6Lrzmfp0NBACH5BAUwADkALAAAAAAQABAAAAaFwJwwJ1kQCDlCwTAcMh6KhDQnVSwYTkJ1un1gc5wtdxsh5iqaLbVKyVEWigq4ugZgTyiA9CK/JHIZWCsICCxpVWV/EzkHhAgth1UPQ4OOLXpScmebFA6ELHAZclBycXIULi8VZXCZawplFG05flWlakIVWravCgSaZ1CuksBDFQsAcsfFQQAh+QQJMAA5ACwAAAAAEAAQAAAGQcCccEgsGo/IpHLJzDGaOcKCCUgkAEuFNaFRbq1dJCxX2WKRCFdMmJiiEQjRp1BJwu8y5R3RWNsRBx9+SSsxgzlBACH5BAkwADkALAAAAAAQABAAAAaJwJwwJ1kQCDlCwTAcMh6KhDQnVSwYTkJ1un1gc5wtdxsh5iqaLbVKyTEWigq4ugZglRXpRX5J5DJYAFIAaVVlfhNrURqFVQ9DYhqCgzkzCGdnVQBwGRU0LQiXCRUAORQJCwAcOTChoYplBXIKLq6vUXRCCQ22olUEcroJB66KD8FNCjUrlxWpTUEAIfkEBTAAOQAsAAAAABAAEAAABobAnDAnWRAIOULBMBwyHoqENCdVLBhOQnW6fWBznC13G8nZchXNllql5Bg2xA1cZQOwShwCMdDkLgk5GVgAUgAie3syVDkTbFIaiIkIJ0NiGnp7HiNonRVVAHEuFjlQFVQVAI0JCzYjrKCPZQWnf1unYkMVWrFbBLVoUIaPD8C6CwCnAMhNQQA7" width="16" /><img height="16" id="lf890gf9dybt" src="data:image/gif;base64,R0lGODlhEAAQAOUdAOvr69HR0cHBwby8vOzs7PHx8ff397W1tbOzs+Xl5ebm5vDw8PPz88PDw7e3t+3t7dvb2+7u7vX19eTk5OPj4+rq6tbW1unp6bu7u+fn5+jo6N/f3+/v7/7+/ra2ttXV1f39/fz8/Li4uMXFxfb29vLy8vr6+sLCwtPT0/j4+PT09MDAwL+/v7m5ubS0tM7OzsrKytra2tTU1MfHx+Li4tDQ0M/Pz9nZ2b6+vgAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACH/C05FVFNDQVBFMi4wAwEAAAAh+QQFMAA5ACwAAAAAEAAQAAAGg8CcMAcICAY5QsEwHBYPCMQhl6guGM5GNOqgVhMPbA6y5Xq/kZwkN3Fsu98EJcdYKCo5i7kKwCorVRd4GAg5GVgAfBpxaRtsZwkaiwpfD0NxkYl8QngARF8AdhmeDwl4pngUCQsVHDl2m2iveDkXcZ6YTgS3kAS0RKWxVQ+/TqydrE1BACH5BAkwADkALAAAAAAQABAAAAZ+wJwwJ1kQIgNBgDMcdh6KRILgQSAOn46TIJVSrdZGSMjpeqtgREAoYWi6BFF6xCAJS6ZyYhEIUwxNQgYkFxwBByh2gU0kKRVHi4sgOQuRTRJtJgwSBJElihwMQioqGmw5gEMLKk2AEkSBq4ElQmNNoYG2OVpDuE6Lrzmfp0NBACH5BAUwADkALAAAAAAQABAAAAaFwJwwJ1kQCDlCwTAcMh6KhDQnVSwYTkJ1un1gc5wtdxsh5iqaLbVKyVEWigq4ugZgTyiA9CK/JHIZWCsICCxpVWV/EzkHhAgth1UPQ4OOLXpScmebFA6ELHAZclBycXIULi8VZXCZawplFG05flWlakIVWravCgSaZ1CuksBDFQsAcsfFQQAh+QQJMAA5ACwAAAAAEAAQAAAGQcCccEgsGo/IpHLJzDGaOcKCCUgkAEuFNaFRbq1dJCxX2WKRCFdMmJiiEQjRp1BJwu8y5R3RWNsRBx9+SSsxgzlBACH5BAkwADkALAAAAAAQABAAAAaJwJwwJ1kQCDlCwTAcMh6KhDQnVSwYTkJ1un1gc5wtdxsh5iqaLbVKyTEWigq4ugZglRXpRX5J5DJYAFIAaVVlfhNrURqFVQ9DYhqCgzkzCGdnVQBwGRU0LQiXCRUAORQJCwAcOTChoYplBXIKLq6vUXRCCQ22olUEcroJB66KD8FNCjUrlxWpTUEAIfkEBTAAOQAsAAAAABAAEAAABobAnDAnWRAIOULBMBwyHoqENCdVLBhOQnW6fWBznC13G8nZchXNllql5Bg2xA1cZQOwShwCMdDkLgk5GVgAUgAie3syVDkTbFIaiIkIJ0NiGnp7HiNonRVVAHEuFjlQFVQVAI0JCzYjrKCPZQWnf1unYkMVWrFbBLVoUIaPD8C6CwCnAMhNQQA7" width="16" />mmasso di umanità e povertà, un insieme di baracche di lamiere e
stracci, una fogna a cielo aperto abitata e vissuta da oltre 200.000 mila
persone. Ci si sveglia madidi di sudore per la temperatura e l’umidità che
raggiunge anche picchi dell’ottanta per cento, su una branda bollente, protetti
solamente da una zanzariera per prevenire le punture, peraltro inevitabili, dei
fastidiosi insetti presenti. La notte è trascorsa tra il vociare degli abitanti
della baraccopoli oltre il muro che ci divide, una musica simil caraibica emessa
da vecchie e fatiscenti casse audio che distorcono fastidiosamente il suono,
cani e gatti che si azzuffano per aggiudicarsi un boccone tra la spazzatura
disseminata ovunque, gechi che sibilano nello stanzone tra la polvere
trasportata dal vento del giorno precedente e i topi che qua e la tentano di
banchettare. Ma trascorre anche nell’udire scariche di mitra e poca distanza,
colpi di arma da fuoco mentre qualcuno muore tra scontri di banditi, per
aggiudicarsi il controllo dell’una o dell’altra zona dell’immensa </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">bidonville</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">. </span><b style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">Ci
si sveglia senza paura, forse incoscientemente o quasi sicuramente capendo che
si è lì per dire un “SI” incondizionato al nuovo giorno.</b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> Nel buio
della notte si sale sul </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">tap tap</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> (una sorta di furgone con il
cassone perlopiù aperto con due panche in legno). Mi raggiungono i piccoli
della Kay che sbrandano dal letto per… accompagnarmi alla Messa! Ebbene c’è chi
sceglie di andarci nonostante la giovanissima età, c’è chi sceglie di
accompagnarmi, c’è chi sceglie di attraversare le pozzanghere di piscio e i
cumuli di spazzatura fumante, i falò di copertoni per ricavarne una minima
quantità di ferro da rivendere. Il </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">tap tap</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> corre su una strada
disconnessa senza alcuna regola di circolazione, rallenta davanti a voragini
causate dall’acquazzone tropicale della sera prima, poi si riprende e via che
va verso il capannone dove, alle 6 in punto, si celebra l’unica Messa della
giornata, protetti da un possibile attacco di </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">gang</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> criminali,
preservati dal caldo insopportabile del giorno. Per strada uomini e donne
urinano dove capita: un uomo apre la porta della sua baracca e con in mano un
vecchio spazzolino da denti e una tolla di vernice riempita di acqua, non di
certo potabile, si lava i denti e sputa a terra o in direzione di quei bianchi
da sempre malvisti. Giovani donne portano grandi ceste sulle loro teste con
banane, semi, riso e prodotti indefiniti per recarsi alla strada-mercato più
vicina dove qualcuno passa la notte dormendo a terra tra topi, scarafaggi e
animali randagi, per non perdere il posto e vendere </span><b style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">quel poco che si
riesce a vendere per sopravvivere un giorno in più.</b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> L’odore è
indescrivibile, prende solo le tue narici e se ne impossessa, violentando a tal
punto quel senso da lasciarlo inutilizzabile per le piccole finezze. Il fumo
dei pneumatici carbonizzati riempie l’aria, mentre il traffico di vecchi mezzi
diventa incredibilmente confusionario: suonano i clacson, un uomo corre con
tondini in ferro lunghi 4 metri al centro della presunta strada per
trasportarli al vicino cantiere, una donna perde il carico dalla sua cesta e
viene assalita da altri che prendono tutto ciò che è rovinosamente caduto e se
ne impossessano, decine di moto corrono con 3, 4 o anche 5 persone a bordo, una
sorta di mototaxi molto diffusa per le strade della capitale. </span><b style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">È
confusione, è follia, è sconcerto ma solo per il primo giorno. </b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Poi
diventa un percorso fatto da un osservatore che sta diventando un uomo con
loro, un uomo tra loro, diretto al quotidiano incontro con Qualcuno che può
rafforzare e incitare quel “SI” detto al risveglio. La chiesa è un edificio
povero e, gli haitiani che partecipano alla funzione, vestono in lungo, spalle
rigorosamente coperte, capo chino… si prega e lo si fa con estremo, semplice
decoro e rispetto. Do la mia mano a Chico, undici anni, capelli raccolti in
ordinate treccine, il più grande ospite della Kay: un ragazzino vissuto fino a
9 mesi fa, nella realtà della </span><i style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">bidonville</i><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">: orfano di genitori,
seguito da una nonna speciale che lo ha voluto affidare alle mani di Suor
Marcella per dargli un futuro. Gli occhi di Chico mi accompagnano, mi
proteggono e mi fanno sentire a mio agio. La sua mano mi accompagna al banco
della chiesa, la sua voce mi scandisce le parole in creolo così che anche io
possa imparare e capire. </span><b style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">Il suo rispetto è esempio.</b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> Si genuflette
fino a terra e mi invita a farlo. Durante la funzione, con i suoi amici, anche
di 5 anni, non ha un attimo di scompostezza… nessuno di loro osa parlare,
disturbare, partecipando alla preghiera, ai canti e alla liturgia! Dove sono?!
Comincio a far confronti con l’Italia… non li faccio che è meglio! </span><b style="font-family: 'Arial Narrow', sans-serif; font-size: 13pt;">Meglio
non confrontare, meglio guardare, imparare e vivere!</b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> Chico con i suoi
occhi profondi mi guida davvero passo a passo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Si
rientra alla Kay, un solo cancello in ferro mi divide dalla realtà di Waf
Jeremie. Dietro a questo cancello sorgono lunghi prefabbricati coloratissimi,
senza finestre ma con dei buchi geometricamente ben disposti: le Kay! Ogni Kay
è abitata e vissuta dalle generazioni di piccole vite che Suor Marci ha accolto
e accoglie ogni giorno: i bebè, i bimbi disabili, le bimbe in età prescolare, i
maschietti cresciutelli e poi la zona cucina, la clinica/infermeria e le
piscine (grossi vasconi riempiti con qualche dito di acqua che ogni giorno
riempie le grandi botti). È si niente acqua! Niente energia elettrica se non
grazie a un generatore e alcune moderne fonti di energia rinnovabile donati
all’opera della Suora.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Tutto
è più complicato alla Kay Pe’ Giuss, o forse tutto è diverso.<b> Tutto non
è alla mia misura.</b></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-0DQ4EFyc4Gk/VtsaGo2pzzI/AAAAAAAAAQw/H4BV91c0sqA/s1600/KdE%2B%252855%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://1.bp.blogspot.com/-0DQ4EFyc4Gk/VtsaGo2pzzI/AAAAAAAAAQw/H4BV91c0sqA/s320/KdE%2B%252855%2529.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Suor
Marcella mi ha chiamato qui per contribuire alla realizzazione e alla gestione
di un <i>Kan d’Eté</i> o più semplicemente di un Campo Estivo di
animazione per bambini dai 4 agli 11 anni accompagnato da altri volontari
italiani e da figure haitiane tra cui il direttore della scuola, Etienne, 22
anni, laurea (haitiana!) come educatore e conoscenza del francese. Nickenson
responsabile dei professori della scuola, 32 anni, prossimo alle nozze,
abitante di Waf Jeremie e Luke, 28 anni, bandito presumibilmente armato della <i>bidonville</i>,
che mi stupisce giorno per giorno nella sua straordinaria capacità di voler
bene ai piccoli, nel voler star con loro, nell’essere creativo quando si tratta
di realizzare canti, scenografie o piccoli lavoretti. Ma come un bandito con i
bambini? Si, un bimbo di Waf cresciuto tra bande rivali, cresciuto nel puzzo e
nel disagio ma sempre ordinato e profumato. Ora un uomo, forse anche malato di
quelle malattie da cui <i>ahinoi</i> non si sfugge facilmente, ma con
una grinta <b>speciale che si fa conoscere e che infiamma chiunque ne
faccia conoscenza.</b> Un bandito a Waf uccide, un bandito a Waf chiede il
pizzo, un bandito di Waf protegge abitanti e territorio di Waf. Luke è un
bandito ma ancor prima <b>è un uomo che è disposto a stravolgere il
proprio sguardo</b>, osservando un altro stile, collaborando con uno
sconosciuto, investendo le proprie risorse in un mese di lavoro…</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">È
difficile spiegare anche questo per iscritto, è ancor più difficile condividere
alcune scelte e alcuni punti di vista ma Haiti va vissuta per essere capita e,
chi come me, lo ha fatto per più di un mese e mezzo non è ancora nella
posizione di potersi permettere di dare un giudizio…</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">La
giornata è un susseguirsi di eventi ordinari e straordinari scandita prima
faticosamente poi sempre più necessariamente dalla preghiera.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-jwbT9oVGzLk/VtsadaBKYrI/AAAAAAAAAQ8/otI4PKJiP90/s1600/KdE%2B%2528204%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-jwbT9oVGzLk/VtsadaBKYrI/AAAAAAAAAQ8/otI4PKJiP90/s320/KdE%2B%2528204%2529.JPG" width="320" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">La
fantasia si scatena e per chi ha un’esperienza di animazione con i bambini
e i ragazzi <b>tutto sembra scontato ma… non lo è per niente!</b> Nasce
un tema… siamo ai Caraibi, a venti metri dal mare di Jack Sparrow e della note
serie de <i>“La Maledizione della Prima Luna”</i>, allora creiamo
equipaggi, facciamo ciurme di pirati, elogiamo il timoniere, premiamo il pirata
e nominiamo un mozzo cuciniere per distribuire la razione di riso e fagioli
quotidiana. E tutto viene da sé, abbracciato da chi tutto questo lo ha nel
cuore e proviene da diverse parti d’Italia e con me si allea e si mette in
discussione, accerchiato da una ciurma festante con occhi gioiosi che ti dice
“grazie” quando realizzi con del cartone un galeone gigante, con delle lamiere
la nave che li porterà al largo, con stoffa, tempere e pennelli le isole a tema
dove costruire, crescere, giocare e dare un nuovo orizzonte.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Non
c’è nulla all’apparenza ma poi un sasso diventa un pezzo di un mosaico
grandioso e quando lo si colora diventa una pepita per i tesori, un pezzo di
cartone diventa un tassello del grande ponte del veliero, la stoffa si compone
e forma le colorate vele, le bottiglie di plastica diventano strumenti musicali
e ogni cosa prende forma, colore, iniziativa… Etienne compone una canzone in
creolo a dir poco entusiasmante, Luke si veste a suo modo da pirata per
incitare la sua <i>equipe</i>, Nickenson urla e incalza il suo equipaggio
a volte stanco, altre disordinato… è una magia? No, <b>è una realtà fatta
di piccole cose condivise che insieme diventano grandi.</b></span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-j_kOZozXGTs/Vtsalt7-9FI/AAAAAAAAARE/iVaQlk92UWY/s1600/KdE%2B%2528207%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-j_kOZozXGTs/Vtsalt7-9FI/AAAAAAAAARE/iVaQlk92UWY/s320/KdE%2B%2528207%2529.JPG" width="240" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Il
sole intanto comincia a nascondersi dietro la linea infinita dello stupendo
mare che attira la mia attenzione propria in quest’ora. I bimbi rientrano nelle
proprie Kay: Richlo e Chico prendono con sé i più piccoli, Mirtha senza una
gamba, persa nel crollo della sua baracca nel terremoto, si leva la protesi e
corre felice aggrappandosi al collo di qualcuno ed esprimendo la sua
creatività. John Kery dal basso dei suoi 4 anni mi chiede il bacetto del saluto
e mi regala la sua preziosa congiuntivite che combatto a suon di collirio ma,
chissenefrega, l’abbraccio di John Kery vale molto di più!!! Gesinord è stanco
e fa i capricci (anche i bambini haitiani rompono!) e Isaac non vuole andare a
mangiare, allora ti abbraccia, si nasconde e tenta di attaccare la scabbia a
qualcuno ma pare non ce la faccia (fortunatamente!) nonostante tutti gli
abbraccioni!</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Allora
si ordina quanto distribuito per i grandi spazi aperti di un asilo speciale,
fatto di grandi stanzoni aperti alla vista del mare… e della latrina pubblica
della <i>bidonville</i>: la spiaggia! Quando si intravede qualcosa di
bello a Port Au Prince subito c’è un odore che rovina tutto o un quadro (tipo
la latrina!) che non fortifica di certo una bellezza che si vuol far strada!</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-F4JmfemdIVQ/Vtsa6CUENbI/AAAAAAAAARM/wXe__0tbcNQ/s1600/Nunziatura%2B%25284%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://2.bp.blogspot.com/-F4JmfemdIVQ/Vtsa6CUENbI/AAAAAAAAARM/wXe__0tbcNQ/s320/Nunziatura%2B%25284%2529.jpg" width="320" /></a><b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">E
che fare al tramonto?</span></b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> Dieudoné mi aspetta. Nove mesi,
conosciuto quando ne aveva soltanto tre e pesava poco meno di due chili. Orfano
di mamma. Ho passato il mio tempo libero a cercare di nutrirlo lo scorso
inverno e sembra che i suoi sei chili di adesso siano un regalo stupendo. Mi
sorride, giù di latte e pappetta, cambio pannolino per evidenti scarichi
naturali, di cui ometto la consistenza, e via che si va… insieme andiamo a
trovare Jowensley, quattro mesi, orfano di padre con la madre gravemente malata
come lui: ha l’AIDS. Non basta è idrocefalo, la sua testa pesa cinque volte il
suo corpo. Ha i piedini torti. Forse è ipovedente. Insomma non proprio un bimbo
fortunato… ma sorride quando, tenendolo tra le braccia, gli carezzo le
guanciotte. Accanto a lui Katherline otto anni di amore, disabile e su una
sedia a rotelle. Lei spinge la sua sedia e allatta con un biberon Herody, due
anni, idrocefalo i cui occhietti sembra dicano solamente “grazie”. Un gesto che
ripaga ogni sforzo alla Kay, ogni disagio nella <i>bidonville</i>. E poi
Stevenson, spastico, 5 anni, con un sorriso che quando prendo il suo corpo e lo
immergo nella piscinetta con 40 gradi al sole, si fa fragorosamente rumoroso e
allora chissenefrega di tutto lo schifo di quest’acqua apparentemente pulita,
buttati Guido, buttati con lui e sorridi rumorosamente senza pietà! E così si
fa!</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-R_84yRBOlJ4/VtsbZa4WI7I/AAAAAAAAARg/miTdsK0I3cQ/s1600/KdE%2B%2528399%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-R_84yRBOlJ4/VtsbZa4WI7I/AAAAAAAAARg/miTdsK0I3cQ/s320/KdE%2B%2528399%2529.JPG" width="240" /></a><a href="http://3.bp.blogspot.com/-DP79TYJlNss/VtsbGS0AQYI/AAAAAAAAARY/HOlPimp3rUU/s1600/Dieudon%25C3%25A9%2B%252854%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://3.bp.blogspot.com/-DP79TYJlNss/VtsbGS0AQYI/AAAAAAAAARY/HOlPimp3rUU/s320/Dieudon%25C3%25A9%2B%252854%2529.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">E
poi c’è chi all’improvviso, mentre mangia le sue pappine, ha una serie di
convulsioni. Interviene Safira, l’infermiera, e prontamente anche le mani di
Suor Marcella (che ha studiato 5 anni Medicina ed è infermiera). C’è chi rimane
atterrito tra noi volontari, chi cerca di distrarre gli altri bimbi, chi prega
ma c’è soprattutto Qualcuno che non vuole che Redson se ne vada. Si riprende,
cammina per un’oretta con i volontari che lo prendono per mano e cantano tutto
il repertorio di canzoncine per bambini. Redson ce la fa! E intanto una donna
arriva dalla baraccopoli: deve partorire. In infermeria sto dando da mangiare
al piccolo Dieudoné, intanto ci si prepara alla nascita… l’importante è <b>accogliere
una donna</b> che arriva da Waf Jeremie, dalla sua baracca sorta su una
discarica tra il mare e un fiumiciattolo di acqua nera. Lei che viene da una
baraccopoli dove non esistono fognature, acqua ed elettricità, dove il colera è
lo spazzolone periodico di vite, tanto da far intervenire le Nazioni Unite per
limitare il diffondersi dei focolai. Lei che proviene da una baracca di cui non
sarà neppure proprietaria, di cui dovrà pagare un affitto e magari un pizzo
alle <i>gang</i> criminali per non essere ammazzata. Suor Marcella la
accoglie, non è ancora ora di dare alla luce la piccola, ma è ora di far
sentire il potere di un abbraccio, il calore di una porta aperta, la sicurezza
di qualcuno che si prenda cura di lei. È tempo: è tempo di guardare negli occhi
questa ragazza e di capire che ha solo 14 anni, che ha paura. È tempo di soffrire
con lei un travaglio lungo una notte. È tempo di addormentarsi e al risveglio
vederla sorridente mentre ti dice <i>“la mia piccola, ecco la mia piccola!
Grazie!”</i>. <b>I “grazie” arrivano inaspettati</b> qui e colpiscono
come mai hanno fatto altre parole. Chico mi dice “grazie” per aver costruito un
galeone, Richlo per il mio impegno al Kan d’Eté perché a lui piace proprio
tanto, questa ragazza per aver passato pochi attimi con lei (ed essermi
addormentato nel momento <i>clou</i>!), e poi ci sono quei “grazie” letti negli
occhi di chi la voce non usa ma che ti spiazzano e ti lasciano gli occhi umidi
non certo per la congiuntivite.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Fuori
intanto la vita di Waf prosegue e c’è chi in preda alla follia crede che
un’anziana sia una strega che faccia malefici contro le donne che devono
partorire… lui attende un figlio dalla sua donna… lui è folle, lui ha paura,
lui prende di forza la donna, la cosparge di benzina e le dà fuoco. Lei
resiste, lui no. Prende un <i>machete</i> e la decapita davanti a
tutti brandendo la sua testa e ringraziando un presunto dio per esser riuscito
a estirpare il male di Waf.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Ed
ecco che si vacilla, ed ecco che il “SI” detto al mattino comincia ad essere
messo in discussione.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Ma
questa è un’avventura umana in cui so di essere provocato a giocarmi nella sfida
a questa realtà, al caldo, ai ritmi non proprio facili, ai rapporti tesi magari
in relazione alla stanchezza. È una sfida che apre un cammino, quello stesso
cammino di cui abbiamo bisogno per essere vivi, per essere uomini.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Un
cammino in cui si segue e in cui il ritmo del passo non lo si dà ma ci si fida
di Chi lo dà.</span></b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Un
cammino in cui si cade per stanchezza e richiede talvolta una pausa per
ribadire le ragioni, riflettere se ci si può accontentare di elemosinare la
risposta al nostro bisogno immediato ripiegati sulla nostra pancia o se siamo
veramente liberi, capaci di alzare lo sguardo verso l’infinito e desiderare il
cielo per lasciarsi muovere.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-0xg7L7KZ63w/Vtsbq4KACnI/AAAAAAAAARs/CYMpEeVcrfE/s1600/01feb%2B%25288%2529.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-0xg7L7KZ63w/Vtsbq4KACnI/AAAAAAAAARs/CYMpEeVcrfE/s400/01feb%2B%25288%2529.JPG" width="400" /></a><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Non
otterrò mai tutte le risposte razionali alle mie domande ma qui continuo a
seminare certezza.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Forse
è quello di cui il cuore dell’uomo ha bisogno: la certezza di essere amati.</span></b><span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"> E alla Kay Pe’ Giuss la certezza cresce, ci si
guarda intorno e si è certi di una presenza che accade nella bellezza degli
spazi, nella vivacità dei bambini accolti, nella vita di coloro che fanno
fatica a vivere ma crescono ogni giorno di più, accade se non barattiamo la
nostra libertà ma la manteniamo viva e pronta a scattare.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;">Ci
sarebbe molto altro ma ciò che conta è che <b>ogni mia misura è stata
stravolta</b> e sono <b>pronto a dire un “SI” ad ogni nuovo giorno</b> che
seguirà.</span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 13pt;"><o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"><br /></span>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: "arial narrow" , sans-serif; font-size: 13pt;"><i>prof. G.</i></span></div>
</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Guidohttp://www.blogger.com/profile/18017423620965731543noreply@blogger.com1Novara NO, Italia45.446929999999988 8.622161199999936845.357820999999987 8.4607996999999369 45.536038999999988 8.7835226999999367